23/08/17

Bangkok, circa un’ora e mezza dopo aver preso il taxi a Pattaya arrivo al Sawasdee Hotel nel quale ho prenotato all’ultimo momento, sempre con Booking.com, trovando una camera libera a circa 1000 THB al giorno colazione inclusa, non c’è né piscina né balcone, l’hotel è piccolo e la stanza è una normale matrimoniale di 23mq, però è quasi in fondo a Soi 8, defilato dal casino della movida notturna ma a dieci minuti di camminata dalla stazione Nana dello sky train e del relativo quartiere a luci rosse denominato appunto Nana Plaza, quindi molto buono per quanto mi riguarda. Questi ultimi tre giorni li spendo spendendo metà del rimanente budget previsto per questa vacanza in acquisti di vario genere ai centri commerciali (per i quali mi servirà un bagaglio aggiuntivo al ritorno), e l’altra metà in cibo birra e “servizi orali”. La prima intenzione era quella di tornare a salutare le mie amiche al parchetto dei beer bar in Soi 22, oltretutto ho i contatti della Gift e dell’altra tipa che mi ha tenuto compagnia per un paio di notti qui, ma poi mi son detto “Chissenefrega sarà per la prossima volta” e sapendo che li vicino c’erano alcuni localini interessanti ho deciso di provarne almeno un paio.

Il primo, in sukhumvit soi 7/1 è il Wood Bar, uno di quei locali comunemente definiti “Bj Bar” o “Pump Station”, e già dal nome si può facilmente intuire che tipo di servizi offrono; si tratta infatti di un posto dove puoi scegliere o meno di bere qualcosa intanto che scegli una tra le operatrici disponibili, le quali si presentano su richiesta in fila ordinata come a una selezione di Miss nella quale pero’ tu sei l’unico giudice. Una volta scelta la signorina di proprio gradimento tra quelle presenti (divise in due categorie ben distinte dall’abbigliamento e corrispondenti alle loro skills nonché di conseguenza di prezzo del servizio ), questa vi accompagnerà in una zona del locale più adatta adibita al pompaggio, in questo caso uno stanzino molto spartano ma professionale considerando il servizio offerto, dove sono presenti una comoda poltrona e un lavandino, e dopo aver eseguito un accurato lavaggio alle vostre parti nobili la ragazza vi inviterà ad accomodarvi per dare inizio all’esame orale. L’operatrice, adagiata per ovvi motivi di praticità davanti a voi, resterà vestita, l’abbigliamento standard è un vestitino corto abbastanza scoperto e piuttosto sobrio, l’unica variabile è il topless durante il servizio, soprattutto usato come incentivo se siete un po’ lenti a giungere a conclusione o su esplicita richiesta, il resto è un semplice pompino con venuta libera. Sono tornato al Wood Bar altre due volte nei successivi due giorni scegliendo sempre un’operatrice diversa ma devo dire che tutte si sono prodigate al meglio per farmi uscire soddisfatto, e detto tra noi non posso paragonare lo specifico servizio offerto a quello ricevuto dalle migliori signorine conosciute nei vari fkk europei, comunque per una spesa pari all’equivalente di una trentina di Euro non mi aspetto di meglio.

L’altro posto che ho avuto modo di testare è il Lolita’s, che si trova nella seconda traversa a destra entrando in Soi 8 da Sukhumvit road, facilmente raggiungibile in due minuti a piedi dalla stazione Bts di Nana scendendo dal lato giusto (uscite 2 e 4). Impossibile non notare il Lolita’s, sia perché le insegne rosa al neon sono ben visibili sia di giorno che di notte, ma anche perché fuori dall’entrata stazionano sempre una manciata di girls (che a dispetto del nome del locale tutte maggiorenni e molte più vicine ai trenta che ai venti, anche se definire l’età delle donne thai semplicemente osservandole è impresa alquanto ardua) vestite con la divisa del locale ovvero camicetta cravatta e gonnellina in stile scolaresco, una firma inconfondibile di questo storico Bj Bar di Bangkok. Anche qui le modalità sono più o meno le stesse, solo che si sceglie la preferita e poi ci si sposta sui divani contornati da tendina per la privacy e li si usufruisce del main service della casa. C’è anche l’opzione Full Service che costa circa il doppio e per la quale ci si sposterà in stanza con maggiore privacy. I prezzi vanno da 800 Baht per il servizio base di pompaggio fino ai 1700 Baht per il Full Service, una birra vi costa sui 120 Baht e un drink offerto alla ragazza intorno ai 150 Baht. La media estetica delle operatrici non è alta, ma l’atmosfera un po’ retrò e il fatto che sia un localino conosciuto a livello globale dai viandanti in cerca di facili piaceri ne fanno una tappa obbligata per chi passa in zona, da provare almeno una volta anche solo per poter dire “Ah si, ci sono stato!”.

L’ultimo giorno, giacché i bagagli erano aumentati a causa degli acquisti e non volevo sbattermi a portarli dietro sui treni, torno in taxi all’eroporto dopo l’ultima colazione in hotel e dopo aver lasciato tutto a quelli di Emirates trascorro le mie ultime ore sul suolo Thai all’interno del Suvarnabhumi, cambio in euro quasi tutti i Bath rimasti e poi via al gate, imbarco, sei ore di volo, scalo di quattro ore a Dubai che passano in fretta tra la sala fumatori e una visita ai negozi dopo aver mangiato, quindi altre sei ore in quota e si arriva a Milano, da li raggiungo la stazione in treno e infine il Frecciarossa mi riporta velocemente a casa seduto sulla mia solitaria poltrona in classe “vip” al costo di una cinquantina di euro; l’ultima tappa, piacevole e al contempo malinconica, che chiude questa emozionante lunga vacanza nella terra del sorriso che mi ha lasciato bellissimi ricordi e tanta esperienza per i viaggi futuri.

…A presto Thailandia!

Booking.com