Il confronto: “Thailandesi VS Rumene”

Frequentando la Thailandia dal 2017 con un paio di viaggi l’anno per un media di 40 giorni giorni su 365 ho iniziato a conoscere un po’ meglio le thailandesi, in particolare mestieranti e affini che ormai sono il mio genere preferito per mille buoni motivi. Le altre meretrici che ormai conosco bene (dopo 15 anni e più in giro per l’Europa tra Saunaclub Fkk e Trombodromi vari) sono senza dubbio le rumene che al momento dominano ancora la classifica in quanto a numero di girls di una determinata nazionalità o etnia con le quali ho fatto sesso in generale, non solo pay, perché ho sempre avuto qualche amica draculina anche quando ero più pischello e più bellino di adesso^^. Il secondo posto assoluto invece è occupato proprio dalle thailandesi poiché appena posso scappo nella terra del sorriso dove le occasioni non mancano. Sul terzo gradino del podio però ci sono ancora le italiane (anche se non le cerco più da un po’ e stranamente non ho mai avuto a che fare con mestieranti italiche se non un paio di “massaggiatrici tantriche” che sono una categoria strana). La medaglia di ferro del quarto posto va invece alle cinesi perché nella zona dove vivo abbondano in tutte le salse. Poi si passa alle macro-categorie con le Sudamericane, complice anche il fatto che la mia prima “fidanzata ufficiale” fosse una brasiliana (adottata e importata ma sempre riccia dalla pelle color castagna) e che dopo aver provato lei non disdegno mai il fascino delle latine dalla pelle scura, quindi appena le trovo nei postriboli o altrove mi lascio sempre ammaliare dai loro culetti rotondi e invitanti. A seguire direi che poi ci sono le africane che attirano sempre la mia attenzione quando le vedo nei vari locali del meretricio o altrove, e finché continuerò a non resistere alla tentazione quando ne vedo una bellina dalle parti di Soi Nana a Bangkok alle 4 del mattino, credo che continueranno ad aumentare di numero. Infine ci sono tutte le altre, che non raggiungono quantità degne di nota rispetto a quelle appena citate e sono troppo diverse tra loro per raggrupparle, ad esempio russe ungheresi moldave polacche slovacche e bulgare non le puoi mettere insieme anche se è tutta “roba dell’est”, anche perché dovrei infilarci pure le rumene, quindi non avrebbe molto senso.

Questa inusuale classifica serviva solo per contestualizzare numeri e preferenze personali, ma l’idea di scrivere queste righe mi è venuta un paio di settimane fa mentre osservavo le Bar Girls dell’Orange Bangkok che si scatenavano ballando e cantando come pazze sulle note di canzoni popolari dell’Isan verso le 6 del mattino tra una partita a biliardo e l’altra, pensando a quanto siano simili, seppur tanto diverse nell’aspetto, le mestieranti o pseudo-tali Rumene e Thailandesi, o per essere più precisi “Le rumene Zingarelle” e “Le thailandesi dell’Isan“; infatti accade la stessa identica cosa quando nei vari FKK parte la musica Manele (tipico pop-folk di quelle terre) e le draculine iniziano a fare una caciara assurda anche se fino a un attimo prima erano tranquille e pacifiche. Ma le similitudini non finiscono qui, ad esempio mi è capitato di dimostrare preferenza verso una tipa e di passarci del tempo insieme quando la simpatia era reciproca, poi la volta dopo la mia attenzione si è focalizzata su un’amica, che ovviamente essendo li per lavorare non si fa scappare un cliente, e a quel punto l’altra si è comportata al pari di una fidanzatina gelosa, come quella volta, forse una delle più plateali di sempre al “fu” Marina Club di Nova Gorica:

 Avevo trascorso quasi l’intera giornata con quella che poi è diventata la mia zingarella preferita per diverso tempo, e che ricambiava questa preferenza, diciamo. La volta successiva però avevo voglia di cambiare ed ero in sala a socializzare con la mia (e sua) amica Carmen spalmata addosso sugli sgabelli del bar, quindi passa la zingarella, la saluto, e lei con fare incazzato mi dice “Ti piace lei ora? Non mi vuoi più? Scopatela allora, non parlarmi più..” e cose del genere, al che la Carmen le dice in rumeno che è li per lavorare e non deve fare così e lei in risposta la manda letteralmente affanculo, poi riserva lo stesso trattamento a me e scappa in sala fumatori incazzata come un tasso del miele che è appena passato in mezzo alle iene. A quel punto guardo la Carmen e le dico “Ma fa sul serio o mi prende per il culo?”, e lei, “Si si, è incazzata veramente, ma non dovrebbe fare così anche se le piace qualcuno, è lavoro, non va bene.”, prendo atto delle sue parole e mi faccio una risata pensando che siano tutte matte. La zingarella poi mi ha ignorato per tutto il giorno, anche perché non l’ho cercata, ma la volta seguente era tornata in sé e tra un cliente e l’altro veniva spesso a salutarmi e a passare un po’ di tempo in compagnia, e non ci sono più stati battibecchi né con me né con le colleghe anche se naturalmente non scopavo solo lei, com’è giusto che sia.

Anche con le thai è capitata la stessa cosa in più di un’occasione, solo che sono state meno plateali, o solitamente meno scortesi nel dimostrare il loro disappunto, ma una in particolare fu abbastanza esplicita:

Ero con un collega puttaniere in giro per Bangkok e dopo aver fatto serata all’Hillary vicino a Nana Plaza abbiamo conosciuto queste tipe che poi ci hanno portato con loro a far mattina in uno di quei locali che fanno after ma ufficialmente “non esistono”. Tra queste, con una in particolare c’è una certa alchimia, così a pelle, non la conosco ma mi ci trovo subito bene, balliamo e ci divertiamo per ore insieme, la voglia sale, ci avvinghiamo un po’ dentro al locale e poi al momento di andarsene lei viene con me in albergo, senza che l’abbia chiesto, senza parlare di denaro o altro, così perché le andava. Diciamo che è stato bello e ci siamo divertiti entrambi anche in quella camera (e le ho lasciato comunque “i soldi per il taxi” prima di salutarla). Poi, siccome è difficile che io vada a cercare la stessa per due giorni di fila, non l’ho più sentita o vista per due giorni. Al terzo giorno però torno nel posto dove l’avevo trovata e mentre sono li in compagnia di una tipa che tra bacetti e morsi e strusciatine strategiche me lo sta facendo venire di marmo, sento qualcosa che impatta sul mio sedere con una certa “ignoranza”, io che ero comunque un po’ alticcio mi giro per capire che cazzo sia e vedo lei che con sguardo assassino e un sorriso falso come una moneta da tre euro stampato in faccia mi dice qualcosa del tipo “Mi fa piacere vedere che ti diverti”, in pratica mi aveva dato una pedata nel culo dopo avermi visto avvinghiato a l’altra e poi se n’è andata, e se non fosse stata 45 chili scarpe comprese mi avrebbe fatto anche male. In quel caso la reazione è stata molto esplicita, cosa che non ti aspetteresti da una mestierante (perché comunque lei lavorava abitualmente in un Go Go di Nana Plaza nonostante io l’abbia incontrata altrove).

Ho raccontato al volo solamente due degli episodi più bizzarri che mi son venuti in mente, ma ne ho vissuti e visti abbastanza per capire che queste mestieranti “Zingarelle” e “Isaniane” hanno in generale un comportamento diverso dalle altre ma molto simile tra di loro.

Un’altra cosa che le accomuna è la cura che riservano nei confronti del cliente che dà loro un po’ di attenzioni extra, ovvero trattandole con rispetto, alla pari, e non come semplici mestieranti da scopare (anche se poi il fine è sempre quello). Ho avuto a che fare con grandi professioniste che in camera scopano con attitudine da fidanzatina scatenata e ti fanno stare bene, ma poi fuori da li mantengono un atteggiamento professionale e relativamente distaccato, anche se mezz’ora prima ti stavano facendo godere avvinghiate a te con mezzo metro di lingua in gola e tutto il resto. Con le Zingarelle e le Isan-Thai invece mi è capitato più spesso di quanto mi aspettassi che, dopo averci passato del tempo insieme trattandole bene senza considerarle solo “puttane” e dopo averci fatto sesso e aver dato loro la dovuta paghetta si siano “ammorbidite”, nel senso che piuttosto che cercare subito il prossimo cliente tornano per chiacchiere e coccole e quant’altro, sicuramente sperando in altre prestazioni e mirando a fidelizzare il cliente, ma non solo, perché la differenza tra una che fa qualcosa perché deve o che la fa perché vuole, quasi sempre si capisce o per meglio dire si percepisce (lungi da me fare lo sborone che ostenta sapere, ma avendo alle spalle una certa esperienza in questi ambienti certe cose le impari a riconoscere in modo naturale, noti i particolari che uno alle prime esperienze non vede perché magari è preso dall’euforia della situazione, e ne hai viste talmente tante da avere i giusti riferimenti per cogliere le differenze tra un gesto fatto con asettica professionalità o fatto per il piacere di farlo).

Per fare un esempio tra le molteplici situazioni in cui mi sono ritrovato più volte: sei in un FKK e vai fuori in giardino o magari in sala fumatori o ti adagi su un giaciglio e quella che ti sei scopato poco prima viene con te a fumare o semplicemente a sdraiarsi, mentre sei li lo capisci se quella ci sta perché ha piacere della tua compagnia o se lo fa per tenersi buono il cliente per la sessione successiva, lo noti da come si pone, se cerca il contatto anche quando non serve a farti eccitare, se ti guarda in faccia quando le parli e se quando sei li lei si siede su di te o ti si spalma addosso da qualche parte lo noti da come lo fa; c’è differenza tra una che ti si appiccica perché ti trova piacevole(o quantomeno più piacevole di altri) e una che ti sta addosso per darti l’illusione di esserlo o che lo fa semplicemente con distacco ma ha bisogno di clienti e si adatta, e posso dire senza tema di smentita che di solito una Zingarella alla quale non piaci non ti viene a cercare e ti si spalma addosso per mezz’ora in relax dopo che ha fatto il suo lavoro in camera e l’hai già pagata. Certo se le consideri tutte soltanto come bamboline da sesso e le tratti come tali è impossibile comprendere di cosa stia parlando (ed è giusto così per chi la vede in questo modo), ma se riesci ad avere consapevolezza del fatto che, si sono puttane, si le paghi, ma sono esseri umani con gusti personali e volontà propria e preferenze proprio come te, allora puoi vedere le cose da un punto di vista privilegiato.

La stessa cosa vale per le Isan-thai, se una ti prende in simpatia o le piaci si creano situazioni che te lo fanno capire senza girarci troppo attorno, poi il fatto che se tu non le caghi più loro devono trovarsi altri clienti o che se hanno clienti fidelizzati che pagano bene diano la precedenza a questi alla bisogna è normale ed è il lavoro, ma quando ha piacere a stare con te più che con altri lo noti. Per capire quanto potrei raccontarvi uno sciocco ma indicativo breve episodio tra gli ultimi accaduti un paio di settimane orsono in quel di Bangkok:

Ero in compagnia di una giovincella nel bar che già conosco e che non mi dispiace, ma mi hanno già avvertito del fatto che di solito non si fa barfinare, quindi è diventata una mia priorità farlo^^ e vorrei lavorarla un po’ ai fianchi prima di riprovarci, dato che quando le ho accennato la cosa non sembrava troppo convinta, le sue parole dicevano “dormo da sola” ma il suo modo di fare dava più l’idea di un “si può fare ma è ancora troppo presto per dirti di si” (forse anche perché la settimana prima avevo messo gli occhi e tutto il resto su una sua collega prima di andare qualche giorno a hua hin per poi tornare e trovarla con il fidanSato ufficiale e quindi fuori dai giochi). Comunque nel tempo che restiamo li cazzeggiamo tranquilli, le offro un paio di drink per correttezza, c’è simpatia e torna sempre a sedersi su di me quando non ha da fare, a volte è maliziosa e sa come provocare, una volta dopo avermi “torturato il pacco” con quel suo culetto in maniera discreta ma efficace mentre ero seduto su uno sgabello, quando praticamente sentiva un pezzo di marmo incastrato tra le sue chiappe si volta sorridendo con aria innocente e mi fa: “Oh oh, perché è diventato così duro?“, insomma sa il fatto suo anche se è poco più che una pischella. Ma tornando a quella sera, l’ora è tarda e a un certo punto della notte, mentre era in giro a togliere bottiglie vuote e sistemare tavoli arriva un asiatico di mezz’età con due ragazze al seguito, la punta e una delle sue accompagnatrici chiede esplicitamente di lei “ha detto che vuole la compagnia della ragazza” indicandola mentre parla al manager del locale, che conoscendo il cliente in questione provvede a riferirlo a lei che provvede a intrattenere il cliente. Io intanto osservo, viene li da me un’altra di loro a tenermi compagnia ma le offro una birra, e guardando il tizio entrato prima che sta praticamente pastrugnando le tette di lei che a sua volta sembra un po’ scocciata ma altrettanto desiderosa di una buona mancia, le dico che finisco la mia birra e me ne vado perché non ho più niente da fare lì per stanotte. Intuisce a cosa mi stia riferendo e se ne sta buona in silenzio finché pago lasciandole il resto come mancia per sé, quindi ringrazia e me ne vado. Arrivo in mezzo alla strada , faccio tre passi e mi arriva addosso un meteorite da dietro che a momenti cado per terra, ma non è un meteorite, è la pischella, che vedendomi andar via ha mollato un attimo il cliente VIP ed è corsa a salutarmi fuori abbracciandomi al volo, poi mi schiocca un bacetto in faccia “Scusami ma è un buon cliente..” dice, come se dovesse farsi perdonare qualcosa, “Non preoccuparti, vado a letto perché sono stanco, vai a fare il tuo lavoro“, “Ok, Buonanotte“, “Notte” e torna dentro. 

Naturalmente non aveva nessun motivo per fare una cosa del genere, era per i fatti suoi e non con me quando ha ricevuto la richiesta, eppure per qualche motivo ha sentito il bisogno di non lasciarmi andare via senza nemmeno salutarla, ognuno pensi quel che vuole, ma ho visto sincerità in quel suo modo di scusarsi per una cosa della quale non avrebbe dovuto poiché è semplicemente il suo lavoro.

Insomma, senza dilungarmi troppo nei meandri delle mie piccole avventure, il punto è che nonostante siano diverse nell’aspetto e nel modo di approcciare i clienti e abbiano una cultura e un folklore agli antipodi le une dalle altre, sia le “Rumene Zingarelle” che le “Thai from Isan” hanno quel qualcosa in più in termini di “genuinità” che non ho quasi mai riscontrato in altre (da non confondere con sincerità, perché molto spesso sono delle incorreggibili bugiarde, quasi peggio di me con loro^^).

Ora che ci penso, una volta, quando ancora non ero mai stato in Thailandia, ho trovato la “Chimera Perfetta” in un FKK tedesco: metà Rumena, metà Thai e 100% Zoccola. Con il senno di poi adesso capisco perché mi era piaciuta tanto da restare con lei per 2 ore e mezza in quella tenda dell’Oase di Francoforte.

Ma per chiudere il discorso e dire ciò che volevo dire fin dall’inizio: Che siano Zingarelle o Isaniane io le trovo adorabili, per quanto differenti all’apparenza in fondo si assomigliano, e alla fine le puttane son tutte uguali…

…ma le Thai sono brave a giocare a biliardo.