Oggi Parliamo di Ladyboy.
Negli ultimi anni mi sono appassionato alla Thailandia per mille motivi, il clima, il cibo, le usanze, Bangkok, la tranquillità, il basso costo della vita e naturalmente anche il meretricio e le sue derivazioni, e quando si tratta di Terra del Sorriso non si può non parlare anche di Ladyboy, che possono piacere o meno ma fanno parte di quel settore dell’intrattenimento che ci piace e della cultura Thai in generale, quindi è un argomento che merita di essere approfondito.
Prima di passare alle considerazioni personali iniziamo da cose più tecniche come terminologie e definizioni al fine di capire meglio di cosa stiamo parlando. Analizziamo innanzitutto il termine Ladyboy, parola formata da “Lady” ovvero “Signora” ma interpretabile come un più generico Donna/Femmina (anche perché Woman-boy suonerebbe male così come Girl-boy o ancor peggio Woman-man e altre combinazioni poco orecchiabili) e “boy” che come tutti sanno in inglese significa “Ragazzo” ma viene usato anche come sinonimo di Uomo/Maschio in generale, quindi possiamo interpretare la parola Ladyboy come “Donnauomo”, ovvero una sorta di ibrido tra i due sessi biologici principali. Non per niente le Ladyboy sono anche comunemente riconosciute come il “Terzo Sesso” nella maggioranza dei paesi del sud-est asiatico come la Thailandia, in quanto solitamente presentano caratteristiche tipiche di entrambi i generi, maschile e femminile (esiste anche l’intersessualità come condizione genetica, vale a dire individui con caratteri sessuali “misti” e non definibili come totalmente maschili o femminili, ma è un argomento più ampio e non necessariamente correlato alla definizione di Ladyboy e al cambio di genere, quindi non ne parleremo adesso). Sovente viene utilizzata la parola Kathoey (Katoey – Katoy) e sebbene non sia un termine del tutto errato è poco consono usarlo riferendosi ad una Ladyboy poiché la parola Kathoey è più correttamente usata per definire individui gay di sesso maschile che presentano una evidente intersessualità ma non sono necessariamente transgender ovvero si identificano come uomini e non come donne sebbene abbiano anche caratteristiche femminili più o meno evidenti. La confusione tra i vari termini è molta e nessuno si offenderà se usate una parola o l’altra (eventualmente vi faranno notare qual’è il termine più appropriato), ma nel dubbio quanto si tratta di Ladyboy è sempre apprezzato e consono riferirsi a loro al femminile.
Questa migrazione verso il cosiddetto Terzo sesso avviene principalmente grazie a terapie ormonali effettuate al fine di modificare le caratteristiche sessuali secondarie, ad esempio: sviluppo del seno, riduzione di peli e barba, maggior crescita dei capelli, incremento di tessuto adiposo sui fianchi, riduzione del grasso addominale e una riduzione generale della massa muscolare. Oltre a questo, come accade in molti casi, una Ladyboy può decidere di sottoporsi a riconversione andro-ginoide ovvero un intervento chirurgico di vaginoplastica con il quale i genitali maschili vengono disassemblati e adeguati in modo da diventare del tutto simili ai genitali femminili sia nell’aspetto che sul piano del piacere nell’attività sessuale.
Lasciando adesso da parte il lato tecnico della questione possiamo dire che se parliamo di Ladyboy ci sono vari “livelli di femminilità” riscontrabili a una prima occhiata, per dirla in parole semplici: Alcune ladyboy (in particolar modo se non hanno seguito alcuna terapia ormonale o non sono individui predisposti geneticamente ad assomigliare a una donna e non effettuato molteplici interventi di chirurgia estetica per modificare il proprio aspetto fisico) sono facilmente riconoscibili anche per un occhio inesperto poiché mantengono tratti maschili evidenti, altre invece sono decisamente femminili nell’aspetto e nei modi e spesso sono anche visivamente più attraenti della maggior parte delle donne, ma sono riconoscibili da alcuni “indizi” che vedremo più avanti. In mezzo a questi due estremi c’è tutto il resto ed è impossibile citare tutte le varianti e variabili possibili, ma ad esempio una Ladyboy fisicamente minuta che ha un viso molto femmineo dalla nascita ed ha seguito una terapia ormonale sviluppando seno ed altri tratti tipici femminili e che magari ha “attributi genitali maschili poco appariscenti” può trarre in inganno e lasciare dubbioso anche il più navigato “esperto” venendo scambiata per una donna biologica anche se di fatto sui documenti è maschio e tra le gambe ha un pene invece che una vagina (capisco che per qualcuno possa sembrare un’affermazione esagerata, ma se la pensate così è perché probabilmente non ne avete mai incontrata una, o altrettanto probabilmente l’avete incontrata e non ve ne siete accorti).
A questo punto è lecito chiedersi come sia possibile in questi casi riconoscere una Ladyboy da una donna biologica e a tal proposito ci sono alcuni particolari da notare, indizi abbastanza facili da individuare:
- Femminilità esasperata, sia nella gestualità che nel modo di atteggiarsi con il corpo. Generalmente le Ladyboy tendono ad accentuare le reazioni e i modi di fare femminili, in certi casi sono addirittura involontariamente caricaturali. Osservate come si muovono e si atteggiano, è un buon punto di partenza.
- Altezza, Spalle, Fianchi. Thailandesi, Filippini e asiatici in generale non sono molto alti ma le donne sono comunque mediamente più basse degli uomini, quindi se vedete una ragazza alta un metro e settanta o più ci sono buone probabilità che si tratti di una Ladyboy. Anche spalle larghe e robuste e fianchi stretti sono un buon indizio, e sebbene ci siano donne con queste caratteristiche, come si suol dire “tre indizi fanno una prova”.
- Mani e Piedi grandi sono poco comuni tra le donne, quando vedete una tipa con le mani grandi, le dita piuttosto lunghe e un 40 o più di misura del piede è molto probabile che si tratti di Ladyboy piuttosto che di donna biologica.
- Mascella e gomiti. Una mascella piuttosto grande e squadrata è buon sinonimo di Ladyboy, come lo sono dei gomiti grandi anche su braccia relativamente esili.
- Gambe lunghe e muscolose non sono tipiche delle donne Thai. Non è necessariamente prerogativa di Ladyboy ma 9 volte su 10 se vi sembrano gambe da uomo probabilmente non è una donna.
- Peli. Thailandesi e asiatici in genere hanno barba e peli molto meno diffusi e folti in confronto agli europei e ad altre etnie, ma ad uno sguardo più attento potreste notare della peluria sospetta sul viso, in particolare sotto il mento o sulle guance, cosa che generalmente le donne non hanno.
- Abbigliamento e intimo. Generalmente le donne Thailandesi indossano un reggiseno, al contrario le Ladyboy tendono a non averlo, almeno nei contesti informali o se sono “mestieranti”. Anche l’abbigliamento è generalmente molto appariscente e votato a mettere in risalto la femminilità in ogni modo possibile. Non sono indizi decisivi poiché si possono riscontrare anche nelle donne biologiche, ma se sommati ad altri possono essere di aiuto (nel 99% dei casi però se indossa “i mutandoni della nonna” invece che un perizoma non si tratta di Ladyboy).
- La voce è uno degli indizi più evidenti, poiché nella maggior parte dei casi tende a risultare “strana” e un po’ artefatta. Spesso una risata può togliere definitivamente il dubbio perché è più difficile controllare il tono di voce ridendo spontaneamente (ma esistono anche donne con un timbro di voce poco femminile).
- Il “Pacco”. Ovviamente non è sempre possibile, ma è consigliabile dare un’occhiata nella zona dei genitali perché spesso si capisce al volo che “c’è qualcosa di troppo” per essere una donna. Banale e scontato, ma semplice e risolutivo in alcuni casi.
- La Vulva. Qualora si tratti di Ladyboy post-vaginoplastica, pur avendo una Vulva del tutto simile a quella di una donna biologica potrete notare che generalmente si troverà in una posizione un po’ più “alta” rispetto al normale, ovvero in parole povere “il buco” sarà generalmente più distante dall’ano rispetto a quello di una vagina naturale (Ovviamente questo si può verificare quando ormai siete in intimità, quindi è piuttosto inutile, ma è giusto dirlo poiché ci sono molti “novellini” che non hanno notato questo particolare e sono ancora convinti di aver fatto sesso con una Donna quando invece si trattava di Ladyboy. Non che faccia molta differenza all’atto pratico, ma è giusto averne consapevolezza).
- Last but not least: Se nonostante tutto avete ancora dei dubbi sul genere di appartenenza di chi avete davanti vi basterà chiedere con garbo alla diretta interessata. Il dubbio può essere lecito se ne avete il sospetto, e nel caso si tratti effettivamente di Ladyboy andrà tutto liscio. Se invece lo chiedete ad una che è nata donna probabilmente si sentirà offesa. (A voi la scelta, ma se avete questo dubbio significa che vi piace e a quel punto che sia o meno donna biologica è solo un dettaglio di poco conto considerando che non dovete metterci su famiglia ma solo divertirvi; in caso contrario avete sbagliato sito).
Ma adesso passiamo a questioni più pratiche. Premesso che molte Ladyboy lavorano nel settore del meretricio dove l’offerta è alta perché lo è altrettanto la richiesta, nel caso vi sentiate attratti dal terzo sesso va detto che se vi piacciono le Ladyboy e quelle che vi piacciono somigliano più a una donna che a un uomo (che siano nati biologicamente come maschi è irrilevante da questo punto di vista) non significa affatto che siete gay; questo perché principalmente vi sentite attratti dalla loro femminilità e non dalla loro parte maschile (anche se hanno o avevano il pisello come voi). Se poi vi piace anche “prenderlo nel deretano” da una Ladyboy allora non siete etero ma nemmeno propriamente gay. Per correttezza va detto che in tal caso dovremmo prendere in considerazione anche chi si lascia sollazzare con il famigerato “massaggio prostatico” o semplicemente adora ricevere una “fellatio con dito nel culo da parte della signorina che glielo sta ciucciando”, e possiamo affermare che a livello fisico il confine tra le due cose è molto sottile, ma ormai esistono decine di titoli e sigle inventati dalla famigerata comunità “lgbtyzx+etc” per inquadrare e “ghettizzare” i gusti personali di ognuno, alla faccia del tanto osannato slogan “non vedo differenze” quando poi in realtà sono proprio loro i primi a voler evidenziare queste differenze in categorie ben definite e diverse. Quindi sceglietevi un appellativo tra i tanti se volete, l’importante è continuare a fare quello che più vi piace, il resto sono inutili dettagli inventati da chi si sente a disagio con i propri gusti sessuali e sente il bisogno di inquadrarsi in qualcosa (Forse dovrebbero imparare anche loro la via del “vivi e lascia vivere” invece di voler far parlare di se a tutti i costi imponendo le proprie idee a chi la pensa diversamente, ma questa è un’altra storia…).
Per fortuna ognuno è libero di scegliere cosa preferisce, ed anche tra gli etero (o presunti tali) chi pretende di giudicare gli altri per una cosa o per l’altra è essenzialmente un individuo frustrato che sente il bisogno di rimarcare il fatto di essere maschio perché in realtà non è abbastanza uomo per accettare le preferenze altrui. Non posso parlare per conto di altri ma personalmente non sono attratto dagli uomini e nemmeno dalle trans che sembrano uomini o che sono palesemente mascoline (e detto tra noi non sento assolutamente il bisogno di farmi deflorare l’ano da un pene^^), ma se si tratta di Ladyboy decisamente femminili o quasi indistinguibili da una donna spesso ne sono attratto quanto lo sono verso una donna biologica che mi piace. Quindi, se non vado errato il significato di omosessuale è “attratto sessualmente da individui del proprio sesso”, ergo, dal momento che le Ladyboy sono considerate come “il Terzo sesso” potremmo affermare senza ulteriore dubbio che anche sul piano letterale la definizione di gay è tutt’altro che corretta laddove un uomo provi attrazione per siffatte chimere, persino qualora abbiano tra le gambe un pene al posto della vagina. Piuttosto vi sono donne con tratti mascolini sopra la media, spesso anche più evidenti di quanto non lo siano in molte “Ladyboy ormonate”, e molte di queste donne biologiche dai tratti mascolini sono apprezzate da uomini etero o dichiaratamente tali, quindi a ben vedere anche in questo caso probabilmente camminiamo su un confine molto sottile e difficile da definire nettamente. Ma il fatto che in assoluto fa più ridere è che nel 2024 si sentano ancora gli stessi discorsi da bar del 1984 e altrettanto patetica ma divertente è la difficoltà che provano in molti nel dire che quando vedono una LB più bella di una donna un pensierino ce lo fanno eccome (ma senza dirlo a nessuno eh, che poi qualcuno pensa che sei frocio ricchione checca etc.) e poi una sera li trovi nella penombra di qualche locale, quando si sentono lontani da occhi indiscreti, con la faccia sorridente mentre la Ladyboy che hanno accanto gli trastulla il pisello. Quel che accade dopo è la normale conclusione (magari dopo due bicchierini quando non pensano troppo alle apparenze o ai giudizi esterni), ne più ne meno di quanto accade con una donna che ti piace e ti ispira qualcosa sessualmente. Poi c’è anche a chi non piace veramente, sono gusti, dopotutto è anche vero che non a tutti piace la stessa tipologia di donna, c’è chi preferisce quelle magre, chi le senza tette, chi le maggiorate, chi le rosse, chi le basse e chi le grasse, magari una che a me fa impazzire per qualche motivo ai tuoi occhi invece fa cagare o non ispira niente, è perfettamente normale, ci sta che come a me non piacciono le ragazze troppo in carne a qualcun altro non piacciano le Ladyboy a prescindere anche se poi di fatto non sanno riconoscerne una da una donna nata femmina, ma è altrettanto palese che per molti sia una questione di principio o di apparenze e paura dei giudizi altrui, perché magari ne sono attratti ma si astengono dal provare per l’infondato timore di mettere in dubbio la loro eterosessualità o chissà cosa.
A queste persone vorrei solo dire: “Se vi sembra una cosa buona e non fa male a nessuno, fatela”.
Per quanto riguarda l’esperienza “intima” con una Ladyboy, probabilmente la prima volta può sembrare strano (un po’ meno se si tratta di LB post-op ovvero che abbiano optato per una vaginoplastica), ma è meno strano di quanto si possa pensare, e in fondo se vi trovate a letto con una Ladyboy è una vostra scelta dettata il più delle volte dalla curiosità, poi diventa un normale divertimento anche perché all’atto pratico (nel caso siate solo voi la parte attiva come spesso accade) è come fare sesso anale con una donna, né più ne meno, anzi, spesso l’avrete sicuramente fatto con donne meno belle della Ladyboy che avete davanti a 90 gradi. Che poi, detto tra noi, per chi ha un pene da tutta la vita non è così assurdo vederne un altro mentre si fa sesso (oppure mi state dicendo che non l’avete mai fatto “a tre” o “a quattro” con una o più donzelle e un amico o altre varianti?). Se ne potrebbe parlare all’infinito, ognuno ha le proprie idee e preferenze a riguardo, ma per quella che è la mia esperienza personale posso dire che è divertente e per certi versi anche più intrigante con una Ladyboy piuttosto che con una “donna biologica”, e questo probabilmente è dovuto al “fattore novità” delle prime volte ma anche qui scendiamo molto nel personale e non avrebbe senso approfondire una questione tanto soggettiva.
Concludiamo quindi con alcune indicazioni utili riguardo a Ladyboy mestieranti e affini nella città con più offerta in tal senso ovvero Bangkok:
- A Bangkok uno dei migliori in assoluto è il Check In Bar (C.I.B.), un Bar con stanze al piano superiore per gli short time (ma ovviamente potrete anche ritirarvi in compagnia nel vostro hotel), il C.I.B. si trova in soi 10 in una traversa sulla sinistra a poche decine di metri venendo dalla Sukhumvit, è un Pool bar con due biliardi, uno nella sala principale e uno nella saletta accanto, generalmente non è troppo affollato ma in occasione di feste ed eventi vari è un divertente delirio, in ogni caso è un buon posto per trascorrere del tempo senza che nessuno vi pressi per “un altro drink” come accade nella maggior parte degli altri bar, ci sono molte LB, alcune esteticamente poco attraenti ma la maggior parte sono molto femminili e attraenti, il punto forte del locale è l’atmosfera tranquilla, potete semplicemente ordinare la vostra birra e osservare la situazione o interagire con le LB ovviamente offrendo almeno una birra.
I migliori Go Go Bar con Ladyboy in Nana Plaza:
- Obsession. Probabilmente il più grande Go Go Bar con Ladyboy in assoluto, di sicuro il più conosciuto di Nana Plaza, atmosfera più tranquilla di altri locali, tanta scelta e ambiente molto chill.
- Wonderland. Locale piccolo e prevalentemente indirizzato ad una clientela asiatica, un po’ “pushy” con i drink ma con la compagnia giusta il divertimento è garantito. Illuminato a giorno e lo spazio è poco, meglio andarci quando non è troppo affollato.
- Star (ex Straps). Un vivace GoGo Bar con una discreta line-up generale.
- B-52, piccolo e meno frequentato, il fanalino di coda dei quattro Ladyboy’s Go Go di Nana Plaza.
In Soi Cowboy ci sono altri due Ladyboy Bar:
- Cockatoo. Il più famoso, anzi famigerato, ma è più una trappola per turisti rispetto a quelli di Nana Plaza, line-up nella media ma molto pushy sui drink e ambiente poco rilassante in generale, però è praticamente l’unico ladyboy bar in soi Cowboy.
- Shadow Ladyboy Bar. Fino al 2019 era un Beer Bar con Ragazze, poi è diventato il secondo Ladyboy Bar di Soi Cowboy. La qualità delle LB non è minimamente al livello dei locali più gettonati di Nana Plaza ma, sebbene il locale sia piuttosto piccolo, l’atmosfera è meno “pushy” in confronto al diretto concorrente nella stessa via.
Oltre che in questi Bar monotematici, è facile incontrare Ladyboy “mestieranti” anche in altre location non espressamente dedicate:
- Il grande agglomerato di Bar situato all’inizio di soi 7 dove nei vari Pool Bar lavorano sia ragazze che ladyboy insieme. La qualità estetica di alcune LB è tale che ad una prima occhiata in molti casi non è facile distinguere le due categorie poiché molte delle “donne vere” non reggono il confronto, altre invece si notano da lontano, ma in realtà nei tanti Bar uno di fianco a l’altro senza soluzione di continuità ci sono anche alcune donne che potrebbero essere scambiate per ladyboy (difficile spiegare bene la situazione a parole, se passate di là fate un giro in mezzo ai bar e capirete di cosa stiamo parlando).
- Il tratto di Sukhumvit Road che va da soi 11 a soi 13, (soprattutto di notte) è costellato di avvenenti Ladyboy in cerca di clienti. Solitamente vi puntano da lontano e se incrociate i loro sguardi sorridono e salutano proponendosi direttamente. Anche qui si distinguono piuttosto bene perché sostano sul marciapiede vestite in maniera appariscente e generalmente non ci sono “mestieranti donne” in quel tratto di strada.
- In soi 4 (soi nana) c’è di tutto e si trovano LB in giro mischiate a ragazze thai o ragazze africane (che abbondano in quella via dopo il calar del sole), ma una buona parte delle LB in cerca di clienti si trova solitamente nella zona di fronte al Dynasty Inn e più avanti sul lato destro della strada nel tratto prima di arrivare al seven eleven di fronte a soi 6 traversa.
- In generale in tutta la zona lungo Sukhumvit Road, da soi 3 a soi 11 sul “lato arabo” e da soi 4 a soi 8 sul lato opposto, di notte è facile incontrare Ladyboy in cerca di clientela o a bere e mangiare sedute alle bancarelle che affollano i marciapiedi dopo le 2:00 quando i Go Go di Nana Plaza e la maggior parte dei Bar iniziano ad abbassare le serrande. Anche nei pressi di soi Cowboy se ne incontrano nottetempo, così come nella zona Silom – Patpong (Si lom – Phat Phong) che però offre ormai ben poco se paragonata a Nana e dintorni.
Naturalmente questa non ha la pretesa di essere una guida esaustiva a tutto il mondo LB di Bangkok, né tantomeno di tutta la Thailandia o paesi limitrofi, ma la capitale è senza dubbio il luogo con la maggiore concentrazione di Ladyboy in assoluto e il miglior posto dove iniziare a fare esperienze e imparare a conoscere anche questo lato della Terra del sorriso poiché qui l’interazione con chi appartiene al “terzo sesso” fa parte del gioco e della vita di tutti i giorni.
Quindi, per adesso direi che è tutto, magari torneremo sull’argomento parlando anche di altre città, come ad esempio Pattaya che ha molto da offrire in tal senso.
Un Saluto dal vostro Redattore, e alla prossima!