Io mi chiedo: Perché se una massaggiatrice in un centro massaggi si prende cura anche del pene di un uomo non va bene, ma se la stessa massaggiatrice massaggia i glutei (o il culo che dir si voglia) e pure il seno di una donna (che per quanto le istituzioni e i media fanno notare ovunque con censure e divieti è considerata comunemente parte intima al pari di un organo riproduttivo maschile) nessuno se ne lamenta ed è considerata una pratica normale durante una sessione di massaggio?
Questa è una riflessione personale nonché un argomento di discussione ricorrente, e dopo aver descritto a grandi linee varie tipologie di centri massaggi in “Anatomia di un Centro Massaggi con Happy Handing“ ho deciso di parlare di questa insensata avversione nei confronti di tali attività da parte di alcuni (molti in verità) sostenitori del perbenismo di facciata, che spesso parlano tanto e pensano poco, l’importante per loro è seguire il gregge senza porsi domande, o per i più fortunati indottrinare il gregge approfittando del fatto che sia composto da esseri troppo stupidi per pensare e porsi quesiti che portano a ragionamenti sensati.
Il punto è che la gente si scandalizza quando scopre che in un centro massaggi non viene tralasciata nessuna parte del corpo durante il trattamento, però nel loro scandalizzarsi non pensano che anche nei centri cosiddetti “seri” o “normali” una buona parte dei massaggi, in particolar modo quelli rilassanti, vengono effettuati sull’intero corpo della persona dalla testa ai piedi, e chi riceve il massaggio è generalmente nudo (o al massimo indossa un perizoma di carta) e le parti intime sono coperte soltanto da un piccolo asciugamano che viene spostato all’occorrenza durante il massaggio.
Ma allora perché questi Bigotti si scandalizzano se oltre a piedi, gambe, braccia, mani, collo, viso, schiena, torace, fianchi, glutei, seni, pancia, cosce e inguine viene massaggiato anche il pene per dare infine un relax completo a chi riceve il massaggio? Se ci pensi non ha molto senso. Ovviamente io non sono una donna e non so bene che tipo di stimoli possa ricevere una femmina che si fa massaggiare su tutto il corpo con inevitabili contatti tra le mani e le braccia di chi massaggia e le proprie “zone sensibili”, ma da uomo ovvero avendo in dotazione un apparato riproduttivo maschile, posso dire con certezza a nome di tutta la categoria che se una massaggiatrice di bell’aspetto ti tocca ovunque in modo piacevole per un’ora è molto ma molto probabile che nel corso del trattamento ci si trovi a dover fare i conti con una erezione dovuta alla stimolazione diretta o indiretta di determinate parti sensibili. Questo è un dato di fatto, inutile girarci intorno. Certo che se ti fa un massaggio la sosia di Maria De Filippi le probabilità si abbassano notevolmente, e naturalmente ci sono casi in cui non vi sono reazioni per svariati motivi, ma la maggior parte delle volte se chi ti massaggia è di tuo gradimento accadrà quanto appena detto. E quando ciò accade che male c’è se chi ti massaggia decide di massaggiarti anche quella parte del corpo? Nessuno dico io, o almeno così direbbe il buon senso dopo il ragionamento fatto fino ad ora. Ma per qualche strana ragione ciò che è più piacevole e non fa male a nessuno (perché detto tra noi non ho mai visto nessuno morire o farsi male per una sega, fatta o ricevuta che sia) deve essere proibito, ed è questo che proprio non capisco. E diciamola tutta, se chiedessi in forma anonima a un campione di 1000 uomini se siano d’accordo o meno nel ritenere normale la pratica di massaggiare anche il pene, probabilmente il 90% ti direbbe di si (il restante 10% è il motivo per cui sono qui a parlare di questo argomento, insieme a buona parte delle fidanzate/mogli/compagne di quel 90% ovviamente).
Spesso il motivo di indignazione di chi appunto si indigna apprendendo dell’esistenza di certe realtà è il fatto che le operatrici che effettuano massaggi anche alle parti intime maschili vengono etichettate dai soliti giornalisti da quattro soldi come sfruttate, e per quanto possa essere vero in alcuni casi, come in alcuni centri massaggi cinesi (che poi approfondendo un minimo l’argomento si dovrebbe tenere conto del fatto che molte operatrici non parlano bene la lingua locale e quindi serve qualcuno che gestisca il tutto, come in qualunque altra attività, cosa che non implica necessariamente uno sfruttamento da parte di qualcuno se ci pensiamo bene, altrimenti a quel punto ogni attività che preveda un coordinatore o un capo dovrebbe essere etichettata come sfruttamento), è altrettanto vero che più spesso è una scelta personale dettata dal guadagno facile dovuto a un servizio considerato extra in quanto normalmente proibito. Basti pensare alle tante operatrici indipendenti che sul suolo italiano lavorano in proprio, spesso nel proprio appartamento in studi improvvisati, e molte sono italiane o comunitarie dell’unione europea. Ho anche conosciuto personalmente in qualità di cliente diverse operatrici asiatiche che dopo aver lavorato in un determinato centro massaggi si sono messe in proprio portandosi dietro clienti fidelizzati e continuando l’attività da sole o con una collega, e sono persone normali con una vita normale, per quanto possa essere normale per noi europei la vita di un cinese medio ovvero non ricco o benestante che dir si voglia. Semmai si potrebbe contestare il fatto che ci sia una enorme evasione fiscale, e questo è vero per chi pratica l’attività “di nascosto”, il che ci riporta comunque alle molte operatrici anche italiane sopracitate che lavorano e guadagnano bene ma non dichiarano niente perché totalmente “in nero”. Discorso diverso invece per i centri massaggi ufficiali e regolari, che pur rilasciando scontrini e ricevute ai clienti (anche se magari non a tutti) riescono ad evadere buona parte delle tasse non dichiarando i servizi extra (perché proibiti) ed evitando di dichiarare gli effettivi guadagni “in nero” (come tra l’altro fa la maggior parte delle partite iva di ogni altro genere in Italia, e se mi dite che non è vero vorrei sapere in quale universo parallelo vivete). Ma questo accade anche per chi fa le unghie o per molte parrucchiere ed estetiste, anche cinesi ovviamente, eppure non fa scalpore e mai ho letto di un salone di manicure cinese chiuso dopo un blitz della guardia di finanza per evasione fiscale o sfruttamento delle dipendenti (e perché mai una cinese in un centro massaggi dovrebbe essere sfruttata mentre una sua pari in un centro di manicure no? Non credo cambi molto per l’eventuale mafia cinese, ma magari loro sono ultra selettivi e non lo sappiamo, chissà).
Lasciando però da parte evasione fiscale ed eventuali mafie cinesi ultra selettive, la domanda iniziale resta: Perché è lecito massaggiare tutto il corpo ad eccezione del pene? Ancora non abbiamo una risposta. Dal momento che nessuno obbliga il massaggiato a subire tale trattamento contro la sua volontà, e che anzi solitamente risulta molto piacevole, perché mai dovrebbe essere proibito dalla legge? Posso concedere il beneficio del dubbio finché si parla di prestazioni sessuali fini a se stesse, per quanto mi sembra assurdo che una persona non possa disporre del proprio corpo come meglio crede e un’altra non possa offrirle denaro in cambio di qualcosa di piacevole laddove sia consensuale da ambo le parti (e non venitemi a dire che “la legge non vieta la prostituzione ma vieta lo sfruttamento etc.”, perché poi di fatto qualunque cosa può essere associata allo sfruttamento, anche l’affittare un appartamento a una persona che poi svolge tale attività nell’immobile può essere considerato sfruttamento, e anche due prostitute che accolgono clienti nello stesso posto nel medesimo momento possono essere accusate e punibili di sfruttamento, sebbene di fatto siano colleghe alla pari, eppure chi scrive gli articoletti sensazionalistici per far indignare il gregge bigotto si dimentica sempre di specificarle queste cose, chissà perché…), ma qui parliamo di una persona che massaggia un’altra persona nuda che però non può massaggiare quella specifica parte del corpo. Se ci pensi è un’assurdità enorme, e l’unica risposta sensata, per quanto non sia essa stessa una mentalità sensata è il bigottismo.
Ovvio che il tutto nasce anche da una mancata regolamentazione di tali pratiche e da una legislazione a dir poco lacunosa e confusionaria in fatto di lavori che riguardano la sfera del sesso a pagamento. Ma ai bigotti piace mettere la polvere sotto i tappeti e invece di rendere la questione chiara e controllabile con più facilità preferiscono indignarsi per qualcosa creato dalla stessa società bigotta che sostengono a spada tratta. Ma sappiamo bene che invece di ostacolare le organizzazioni criminali e arrestare i veri delinquenti è molto più facile e meno rischioso per loro fare bella figura con il popolo bigotto ostentando divieti e restrizioni che poi di fatto non servono a niente, anzi, semmai limitano chi non fa niente di male come ad esempio due colleghe che vogliono offrire tali servizi e lavorare insieme (cosa che come abbiamo visto non possono fare senza rischiare di essere incriminate entrambe di sfruttamento).
Questo è naturalmente un piccolo sfogo personale e può essere uno spunto di riflessione, ma onestamente quando leggo su un quotidiano che un centro massaggi è stato messo sotto sequestro perché in seguito a un controllo sono stati trovati dei preservativi dentro un peluche e un centinaio di euro in un cassetto a me viene da ridere, e la risata amara si accentua quando nelle foto dei vari articoli tutti uguali o ugualmente superficiali e scandalistici vedo che per attaccare un foglio A4 alla porta di un centro massaggi chiuso servono almeno due carabinieri… Ecco da dove nascono tutte quelle barzellette (ma prendetevela con chi vi fa mettere in posa in quel modo, non con me eh). E intendiamoci, io sono un cittadino irreprensibile e onesto (nel mio curriculum di pericoloso criminale ho solamente una manciata di multe per mancanza di cinture e divieti di sosta in situazioni improbabili, oltre a quella volta in cui viaggiavo a 57 km/h anziché 50 km/h) e non ho mai tenuto i profilattici dentro a un peluche, lo giuro, quindi non ho niente contro i rappresentanti delle forze dell’ordine (tra l’altro ne ho incontrati alcuni a divertirsi in vari Fkk austriaci negli anni scorsi ed erano oltremodo simpatici), dopotutto fanno quello che gli viene ordinato dall’alto e devono combattere i pericolosi criminali dei centri massaggi armati con peluche pieni di preservativi guadagnando una miseria, anzi a pensarci bene direi che forse anche loro sono un po’ sfruttati da chi li comanda, nevvero?
Con questo non sto dicendo che non sia giusto controllare ed eventualmente punire chi reca danno alle casse dello stato non pagando le tasse e chi non rispetta le leggi e soprattutto è veramente coinvolto in traffici veramente pericolosi e criminali, anzi, sono il primo a dire che le organizzazioni criminali debbano essere contrastate con ogni mezzo possibile e i diritti umani vadano rispettati sempre. Ma se questi centri massaggi che vengono chiusi a causa di cavilli legali vengono poi aperti nuovamente poco dopo, mi viene da pensare che forse non siano tanto più criminali di quanto non lo sia il dentista che ti fa la pulizia dei denti “in nero”. Per fare un esempio pratico, non mi sembra che la Germania odierna sia etichettata come un paese di puttanieri o criminali, o che venga considerata una nazione in degrado o poco sicura o peggiore dell’Italia in generale, eppure lì certe attività sono perfettamente legali e regolamentate, direi che non serve aggiungere altro per capire di cosa stiamo parlando. Quello che da più fastidio è l’indignazione dei bigotti e il loro bisogno di leggere certi articoli sui giornali per fingere di scandalizzarsi per qualcosa che esiste da sempre. So soltanto che nessuna massaggiatrice cinese o persona che gestisce tali centri mi ha mai importunato o disturbato o recato danno, e penso che se magari i tutori dell’ordine non fossero stati troppo impegnati a chiudere i pericolosissimi centri massaggi e ad attaccare un foglio in due, forse non avrei subito un trauma quella volta che da ragazzino tornando a casa dal doposcuola venni inseguito fino alla stazione del bus da quei due drogati che dopo avermi preso a sassate volevano rapinarmi, e menomale che correvo più veloce di loro e alla fine un semplice bigliettaio (probabilmente fiero eroe puttaniere difensore della libertà) li cacciò via…
Ma questa è un’altra storia…