“La Donna che Paghi Subito è quella che Costa Meno”
Sono vagamente certo del fatto che la maggior parte della popolazione maschile abbia avuto almeno una volta nella vita il piacere di sentir pronunciare questo vecchio detto popolare, o quantomeno una delle sue innumerevoli varianti.
Una frase che, soprattutto ai giorni nostri, potrebbe far indignare il popolo femminile che la definirebbe svilente o (erroneamente poiché è palese che vi sia alla base un certo amore per la vulva) misogina. In effetti chi ha inventato questo detto doveva conoscere fin troppo bene le donne, e ovviamente doveva anche essere un discreto puttaniere per arrivare a trarre tale corretta conclusione (o perla di saggezza come la definisce qualcuno), fatto sta che è un modo di dire molto comune e personalmente l’ho sentito pronunciare un’infinità di volte fin da quando ero piccolino, perché ogni tanto quando mio padre aveva il turno di servizio serale mi portava con se al bar del paese e poiché eravamo nei primi anni ottanta avevo un’irrefrenabile attrazione per i videogiochi come ogni altro bimbo cresciuto in quel periodo, quindi non vedevo l’ora di piazzarmi davanti a quei tre grandi cabinati con tanto di sgabelli annessi che mi permettevano di arrivare a vederne lo schermo senza dover stare in punta di piedi; raramente mio padre dava i soldi per giocarci (sono nato piuttosto povero ahimé) ma mi divertivo lo stesso a guardare i ragazzi più grandi che ci giocavano. Ma oltre a questo mio passatempo in quel bar c’erano anche diversi puttanieri di lungo corso, “gente da bar” appunto, e in verità credo sia stato proprio li che ho sentito per la prima volta parlare di puttane e di improbabili bordellini “old style” ascoltando distrattamente i racconti di qualche vecchio pensionato nostalgico mentre ammiravo spensierato i miei tanto amati videogiochi.
Ovviamente all’epoca non comprendevo appieno quelle parole, ma da quando mi sono spuntati i baffi e la mia attenzione si è spostata dai videogames ai ben più appaganti giochi di sesso ho avuto modo di vivere ogni genere di esperienza in fatto di donne, e adesso mi sento in grado di poter affermare che quei signori del bar probabilmente avevano ragione. Sicuramente non sarò l’unico a pensarla così, e chi ha oppure ha avuto una “donna fissa” (ma talvolta vale anche per le amanti a lungo termine) si sarà reso conto che Le Donne Costano!
Pensiamo a una moglie o fidanzata/convivente. Tra regali, regalini, cazzate e cose che a noi sostanzialmente non interessano affatto (ma a lei si), come il dover saccheggiare gli scaffali di qualunque genere di negozio eccetto quelli che vendono cose utili o necessarie (e in un modo o nell’altro vi convincerà ad accontentarla nei suoi deliri da shopping convulsivo o nel farle un regalo o nel più classico: “Quel quadro costosissimo starebbe benissimo in soggiorno”), quanto denaro se ne va, diciamo in un anno?
Sicuramente molto più di quanto vorremmo, potete scommetterci. Ovviamente non fa testo chi ha disponibilità finanziare molto alte, in tal caso le spese per accontentare le vaginali sanguisughe sono facilmente sostenibili. Ma qui parliamo dell’uomo comune, ad esempio un lavoratore qualsiasi con un reddito “medio”, ovvero in pratica la maggioranza della popolazione. E per esperienza personale posso dire che con i soldi spesi per tenermi buona una quasi moglie avrei potuto tranquillamente fare come minimo quattro o cinque viaggi in più ogni anno nei trombodromi d’oltralpe o un paio di settimane in Thailandia d’inverno. E non sono numeri buttati a caso, perché da quando sono tornato nuovamente ad essere uccel di bosco fino ad ora è proprio quello che ho fatto.
Diciamo che prima avevo la donna fissa e qualche “amichetta” più o meno occasionale (si, lo so, non son mai stato fedele, ma non è colpa mia, sono nato così, ce l’ho nel DNA) e ogni tanto, quando potevo, andavo anche a trovare le mie care signorine professioniste. Adesso ho ancora le stesse amichette da trombare se e quando capita ma, invece che spendere denaro per accontentare i crucci della (ex)dolce metà, ho la possibilità di intensificare gli incontri con le signorine che popolano i vari postriboli e via dicendo.
I fatti parlano chiaro: di fatto scopo più di prima, non ho niente da nascondere, e a fine anno mi avanza pure qualche euro in più. Direi che non v’è altro da aggiungere. O forse si. Parliamo delle amanti…
Probabilmente la situazione più dispendiosa in cui ci si può trovare è proprio quella di avere sia una moglie che un’amante, oltre all’inestinguibile vizio di andare nei bordelli con gli amici, ovviamente. Giusto per capire, e parlo sempre per esperienza personale, nel corso degli anni in cui sono stato quasi sposato, ovvero convivente con la stessa donna per molti anni, ho avuto anche delle storie parallele più o meno intense e più o meno lunghe, diciamo non soltanto quelle da una botta e via, ecco. In questo caso oltre ai denari necessari per tenersi buona la donna ufficiale c’è da mettere in conto anche quelli che se ne vanno per l’amante di turno, e non mi riferisco solamente a cene e regali o cose simili. Mi è capitato ad esempio di spendere qualcosa come quasi cento euro di cellulare in una sola (lunga) serata per finire di “intortare” una ragazza conosciuta in una nota web chat nei primi anni duemila, con la quale poi ho avuto una storia di un paio d’anni (e tante ore al telefono, oltre a diversi ottimi e passionali incontri a base di sesso). Ma per mantenere nell’ombra il mio status di fedifrago mi è capitato anche di dovermi creare degli hobby, spesso costosi, perché per vivere tranquillo devi essere credibile al cento per cento, e per poter riuscire a ritagliarmi il tempo necessario ad incontrare “le altre” ho dovuto investire dei soldi, a volte anche tanti. Ma ripensandoci n’è valsa la pena, almeno nella maggior parte dei casi.
Con questo non voglio dire che non sia eccitante conquistare una donna e portarsela a letto o giocare a farla innamorare, anzi, trovo che sia una cosa molto divertente, e le prime volte da una scarica di adrenalina non indifferente. Ma quasi sempre, anche se non sempre ce ne rendiamo conto, c’è il rischio di investire molto più denaro portando avanti una cosiddetta relazione clandestina, piuttosto che andando ogni tanto a trombare come ricci in qualche località esotica dove il sesso non è un taboo o in uno dei molti locali all’interno dei quali sai sempre che a una certa spesa corrisponde una soddisfazione certa.
…Seppure un po’ tardi, alla fine io l’ho capito. E voi?