Il 6 e il 7 Dicembre sono stati due giorni intensi nel corso dei quali siamo tornati in due storici locali carinziani, il Casa Carintia e l’Andiamo.

Era una gita prevista da molto tempo, uno dei ragazzi “ammogliati” e quindi con poche occasioni di visitare i Trombodromi, voleva assolutamente vedere il Casa Carintia e tornare al buon vecchio Andiamo. Dovevamo essere in quattro, il suddetto (Gianni), l’immancabile Aleandro, Me medesimo, ed il quarto membro(per gli amici Brodo Baggins), insomma il quartetto da battaglia al completo, ma Brodo Baggins è stato trattenuto a casa dalla sua perfida signora e quindi abbiamo affrontato la spedizione in tre, ma come richiesto nelle sue ultime volontà prima della nostra partenza, ho provveduto a trombare un paio di ragazze anche da parte sua. …Cosa non si fa per gli amici eh. Quindi in suo onore sono andato anche con un paio di donzelle dell’Andiamo che non sono esattamente bionde (ma neanche del tutto more, e quindi il Aleandro con l’aiuto delle grazie della Nina che l’hanno distratto dal suo compito di “controllore” me l’ha date per buone).

Anche stavolta dobbiamo ringraziare “San Booking” per averci trovato un posto dove dormire nelle due notti, dato che ho prenotato due giorni prima della partenza e gli alberghi low cost erano già tutti al completo, o meglio, quasi tutti perché alla fine ci siamo sistemati in un grazioso appartamentino in affitto a metà strada tra Villach e Feldkirchen, il posto perfetto per questa spedizione.

La pioggia battente ci ha accompagnati per tutto il viaggio ma verso le sei del pomeriggio siamo giunti a destinazione e dopo aver preso possesso dell’accogliente alloggio in una stradina parallela alla via principale che costeggia il lago, ed aver salutato la vecchiarda nonché crucchissima padrona di casa, senza indugiare oltre ci siamo diretti verso Feldkirchen per parcheggiare dieci minuti più tardi nel piazzale di fronte al CasaCarintia nel quale erano già presenti una decina di auto, quasi tutte con targa italiana. Un po’ stanchi dal viaggio ma felici di esser giunti a destinazione ci prendiamo chiavi e gettoni per 130 euro a testa, e dopo aver preso anche gli accappatoio entriamo nello spogliatoio. Ci denudiamo mentre spiego nuovamente al buon Gianni come funzionano le cose la dentro, ma lui appena s’infila le ciabatte sparisce impaziente nel corridoio, ma dopo trenta secondi torna indietro dicendomi “E le tope dove sono?”– “Dovrebbero essere nella saletta del Bar, come ti ho spiegato…”– rispondo immaginandomi che fossero momentaneamente quasi tutte in camera. “Si l’ho viste, ma ce n’è cinque e fanno ca’are” ribatte lui. “Saranno tutte in camera quelle bone!” replico io mentre mi butto sotto la doccia. Nel frattempo entra in spogliatoio Lavinia, lui la osserva, io gli dico “Questa è Lavinia, ti garba?” – “Insomma, mica tanto…” insiste lui. Subito dopo entra Isabel , la squadra attentamente ed esclama “Questa mi garba, ha un viso favoloso!” – “Halleluja!” dico io mentre mi asciugo, “Andiamo a vedere le altre allora, qualcun’altra che ti garba c’è di sicuro” aggiungo, e ci spostiamo verso il bar insieme al Aleandro. La situazione non è effettivamente delle migliori, ci sono un po’ troppi uomini e le belle sono tutte ai piani alti. Prendiamo da bere. Vino! “Cominciamo bene”, penso. Qui se partiamo così siamo già fuori combattimento alle dieci… Decido di attendere il rientro delle donzelle e ci spostiamo nella saletta da lap a bere, la serata è lunga, prima o poi dovranno scendere. Chiacchieriamo sorseggiando birra finché una ventina di minuti più tardi le luci si abbassano, la musica si alza, ed entra in scena proprio Isabel, che si attacca al palo e si esibisce per la gioia dei presenti in sala meritandosi il solito applauso. Dopo di lei tocca a un’altra ma non ricordo chi (e non è tra quelle che mi interessano), poi tornano tutti al bar. Ci spostiamo anche noi e nel frattempo è arrivata anche Luana, seguita a ruota da Michaela, le due perle more del CasaCarintia. Gianni si convince finalmente che ci sono anche belle ragazze degne di nota e per festeggiare ci prendiamo un’altro bicchiere di vino rosso, olè! (e siamo dentro da meno di un’ora…). I clienti sono almeno in numero doppio alle signorine e gli spazi di manovra sono limitati dall’affollamento in saletta bar. Restiamo quindi un po‘ appoggiati al bancone e poi il Aleandro mi chiede conferma delle doti artistiche della bella Luana prima di scattare furtivamente verso di lei e portarsela via in un nanosecondo aprendo così le danze per la serata. Attendiamo il suo ritorno prendendo un caffè e nel frattempo le ragazze vanno e vengono. Riesco a vedere Lavinia e Adina, Michaela sale nuovamente le scale, Isabel la segue poco dopo, altre rimangono molto tempo in sala nonostante il buon numero di orsi presenti. Adesso c’è anche Silvia in sala, serve da bere a un paio di clienti si accomoda su uno sgabello rimasto libero. Il Aleandro invece ancora non si vede, deve aver prolungato ad un’ora, buon per lui. Gianni è molto indeciso tra Silvia ed Isabel ma il corpicino esile di Silvia lo convince a scegliere proprio lei, quindi se la porta nell’altra saletta per qualche minuto e poi lo vedo passare in direzione delle scale mentre ancora sto sorseggiando il mio vinello. Rimasto da solo ed avendo la possibilità di andare in camera solamente con le bionde, decido di attendere ancora un po‘ l’eventuale arrivo di qualche altra opzione, quindi mi sposto nuovamente nell’altra saletta in attesa del ritorno dei compagni d’avventura. Trascorsa già quasi un’altra mezz’ora e ancora il Aleandro non si vede e non posso non pensare “Ecco, lo sapevo, non dovevo mandarlo con la Luana, ora me lo rompe e mi tocca portarlo via in barella”. Mi sposto ancora in sala lap in attesa del prossimo spettacolo e del Aleandro che arriva poco dopo, sconvolto e intontito dopo un’ora e mezza in compagnia della Luana. Lo vedo molto soddisfatto e molto provato dall’esperienza, buon per lui. Arrivano anche un paio di ragazze che si esibiscono in coppia intorno al palo, non sono entusiasmanti ma sorridono molto e sembra si stiano divertendo con quell’atteggiamento da lesbo show, e dopo il simpatico siparietto andiamo a mettere qualcosa sotto i denti, o meglio io mi prendo una birra e faccio compagnia al Aleandro che mangia. Poco dopo il buon Gianni è di ritorno e non elogia la performance della Silvia, che a suo dire pecca un po‘ d’esperienza, comunque come primo giro è stata sufficientemente brava, anche se quella sua espressione perennemente scazzata non la fa certo apparire come la più simpatica del gruppo. Si siede a mangiare qualcosa anche lui e poi è il momento di un’altra birra per me e di altro Vino! per Gianni, stavolta un bianco. Ci sistemiamo tutti e tre a un tavolo di fronte al bar e il Aleandro ha la brillante idea di invitare anche il Sig. Jack Daniels. Brindiamo e cazzeggiamo allegramente scambiando due parole con Adina che è seduta li accanto. La guardo meglio, non è da perderci gli occhi ma è caruccia e sembra piuttosto simpatica, la invito a farmi compagnia, e appena finisco di bere me la porto di sopra. Le camere al primo piano sono tutte occupate. “Andiamo su?” mi chiede lei – “ECCERTO!” dico io, quindi prendiamo posto in una delle stanzette in mansarda per poi raggiungere la doccia dall’altra parte della sala sottogli occhi curiosi di una manciata di avventori che sta bivaccando li vicino. Tornati in camera l’avverto che forse ho bevuto un po’ troppo e il suo non sarà un compito facile anche se per oggi sono ancora vergine, “Non ti preoccupare, ci penso io.” mi dice con quell’aria di chi sa il fatto suo. “Allora Violentami” le dico, e senza dover dire altro mi bacia ovunque senza sosta per poi dedicarsi alla zona hot e al regale augello che ingoia con grazia ed esperienza, infatti nel giro di cinque minuti la invito a impalarsi, cosa che le riesce molto bene e che mi fa venir voglia di prenderla a pecora. Cambiamo posizione ma quei suoi gridolini da porca mi invitano a guardarla in faccia mentre godo del calore nel suo ventre. La giro nuovamente e afferrandola per le caviglie chiudo i giochi esplodendo di piacere allo scadere della mezz’ora, ululando come un lupo in calore mentre la tengo col culo a mezz’aria, ovvero ad altezza d’uccello, guardandola fissa negli occhi mentre sorride soddisfatta della prestazione, poi l’adagio delicatamente sul letto e prima di uscire da quel caldo pertugio le rubo un soffice bacio e le faccio i complimenti per la missione compiuta. Torniamo alla doccia e poi con calma giù per le scale a saldare il conto, dopodiché ritrovo i compari in saletta lap e ci scambiamo le prime impressioni della serata. La saletta si riempie di nuovo quando arriva sul palco la strepitosa Michaela, praticamente un’istituzione li al CasaCarintia, infatti è tornata da poco sulla scena ma ha lavorato per anni la dentro pur essendo ancora piuttosto giovane. Il suo spettacolino vale da solo il prezzo d’ingresso, l’atmosfera s’infiamma e dopo il fragoroso applauso che annuncia la fine dell’esibizione le ragazze cominciano a scomparire una dopo l’altra, tanto che a un certo punto sono rimaste solamente in tre in sala bar, insieme ad almeno una decina di uomini. Una tragedia per me, che già avevo limitata possibilità di scelta (dovendo andare solo con le bionde per la famosa scommessa), ma anche i miei due compari rimangono spiazzati e in attesa del ritorno di qualche fanciulla da rapire. una mezz’oretta più tardi il buon Gianni decide di portarsi in camera Michaela che è appena tornata giù dai piani alti, quindi si apparta cinque minuti con lei in saletta e poi s ene vanno dritti in camera. Rimango solo col Aleandro, e le bionde scarseggiano. C’è Silvia che parla con uno e quindi non è libera, e comunque quella sua faccia un po‘ ingrugnita mi inibisce e so che non la tromberò. Dall’altra parte della sala c’è invece una biondina un po‘ in carne, non è grassa ma non ha le forme sinuose di altre ragazze, la definirei piuttosto una normalissima morbida ventenne con un bel viso, la pelle estremamente chiara e un corpo abbastanza piacevole ma da incassatrice di colpi. Sto meditando se portarmela di sopra o attendere il ritorno di Isabel, quando improvvisamente il mio collega dice “Quella laggiù sembra interessante” – “Si, la stavo osservando anch’io, ma è bionda, lasciamela, nun ti bastano le more?” ribatto, mentre intanto lui mi si piazza avanti come a voler guadagnare terreno per lo scatto finale, “Eppure, quasi quasi…” insiste, facendo finta di partire. “Ok, allora vado io, poi ci vai te, ma dopo.” ribatto nuovamente, fingendo di muovermi verso di lei, poi mi fermo, lui mi guarda, io guardo lei, lei guarda noi, lui guarda lei, ci pensa un attimo… “Allora io vo’ eh!” e mentre finisce la frase ha già raggiunto la biondina, le fa cenno di voler salire, e mi ripassano davanti subito dopo mentre inveisco bonariamente nei confronti del mio compare e li saluto. Volevo andarci io, ma forse lui ne aveva più bisogno di me in quel momento ^^. Rimango nuovamente da solo e per smaltire un po’ l’alcool che ho in corpo mi prendo un thè e mi rilasso sullo sgabello guardandomi intorno. Un po’ di gente se n’è andata ma le camere sono ancora piene e le signorine che scendono risalgono quasi subito.

Non proprio tutte, ma Luana, Michaela, Isabel, Lavinia, Adina, Silvia e pure la biondina appena salita con il mio amico, si vedono poco in sala ed alcune scompaiono spesso per più di un’ora. Un bel via vai insomma, ma veramente poca topa a disposizione in alcuni momenti. Intanto ritorna Gianni dalla cameracon Michaela e conferma le doti a tutto tondo della signorina. Non avevo dubbi, ma una conferma in più è sempre un piacere, e ci sediamo su un divano attendendo che il Aleandro riporti la biondina alla base. Nel frattempo scende anche Isabel che si infila nella porta in fondo al corridoio e scompare. Le bionde latitano. Penso che prima o poi dovrà uscire da quella dannata porta, e giusto nel momento in cui vediamo scendere il nostro compare con l’altra biondina la porta si apre ed Isabel sfreccia a velocità smodata verso non so dove, ma presumo in reception, mentre al seguito dell’altra appena tornata in sala arrivano anche Lavinia e Adina. Poco dopo rientra anche Silvia, ma sembra stanca e la scarto definitivamente. Non hanno vie di mezzo queste, un attimo prima non ce n’è una e un attimo dopo son tutte presenti. Ecchecazzo!

Il Aleandro però si lamenta della prestazione della biondina morbidosa che si chiama Jasmin, dicendo che secondo lui aveva fretta di concludere e non è stata affatto partecipativa. La cosa mi spiazza un po‘ rendendomi dubbioso. Non so se aspettare ancora Isabel o lanciarmi all’avventura con questa Jasmin. La riguardo bene, non è male e quella faccia è sicuramente una faccia da porca, non posso sbagliarmi. E‘ ormai passata la mezzanotte da almeno venti minuti e molti avventori hanno fatto l’ultimo giro e sono andati, l’atmosfera è adesso quella che adoro in questo locale, poca gente e ragazze in egual numero che vanno e vengono, però devo fare la mia scelta. Isabel o Jasmin, Jasmin o Isabel… Entrambe molto giovani e con un bel viso(anche se Isabel è obbiettivamente più bella), una sembra quasi scazzata e stanca, mentre l’altra sembra non aspetti altro di essere sbattuta selvaggiamente… Ed è proprio questo pensiero che prende il sopravvento e definisce la mia scelta. Ho deciso, voglio Jasmin, mi ispira porcaggine allo stato brado, e poi sono curioso di verificare il giudizio del mio collega nei suoi confronti perchè non posso sbagliarmi “Quella è una faccia da porca”. Senza scomodarmi a raggiungerla, la chiamo a me nel corridoio con un semplice movimento della testa e un occhio strizzato. Arriva tutta sorridente, e sapendo che non parla né inglese nè tantomeno italiano (giusto due parole qua e là, più o meno quante ne conosco io di rumeno e di tedesco) cerchiamo di comunicare e la cosa risulta meno difficoltosa del previsto… Dieci minuti dopo siamo sotto la doccia ad insaponarci a vicenda, e se devo essere sincero lei non è esattamente la più bella ragazza che abbia mai visto nuda, in verità non rientra proprio nei canoni delle mie preferenze abituali. Intendiamoci, non è che sia brutta, anzi, come ho già detto ha un bel faccino da porca che mi intriga, ma il resto del suo corpo, per quanto sia assolutamente godibile grazie ai suoi 21 anni, non è proprio sinuoso e leggiadro come quello di molte sue colleghe, ma è mordibo e… diciamo che mi ispira sesso ignorante, ovvero quel genere di attività sessuale che ti aspetti da un filmino porno amatoriale, né più né meno. Appena ci buttiamo sul letto mi metto in ginocchio davanti a lei e subito si butta sul pezzo senza indugiare un istante, ma la cosa dura poco, perchè succhia talmente bene che in un attimo me lo fa diventare bello tosto e dopo averlo inguantato con la bocca si piazza sopra e se lo infila per poi cavalcare senza meta, ma pure senza fretta. Il suo muoversi poco ma bene funziona abbastanza da farmi venir voglia di trapanarla da dietro, e pure con un certo entusiasmo aggiungerei. Mezz’ora di pecora selvaggia condita da schiaffoni non indifferenti su quelle belle chiappe morbide con lei che ogni tanto mi invita a venire (un po’ in inglese un po’ in tedesco senza soluzione di continuità), ma ogni volta che apre bocca la sbatto senza tregua fino a che non si zittisce nuovamente per poi continuare a pigiarla da dietro. Poggia la testa sul letto, poi si rialza poggiandosi sulle mani, poi si lascia andare di nuovo giù quando riprendo a martellarla con vigore e si lascia sfuggire dei gemiti poco velati quando faccio scorrere tutto il batacchio dentro e fuori e intanto la sculaccio di gusto godendomi lo spettacolo, ma tutti quei suoni erotici che emette dalla bocca mi fanno venir voglia di guardarla dritta negli occhi per vedere quando e quanto sono solamente suoni di scena. La missionaria si rivela piuttosto soddisfacente e scopro che, se è vero che gli incitamenti a venire sono più che altro effetti speciali, quando se ne sta zitta ha invece un’espressione piuttosto godereccia la maiala. Messa così sembra anche più figa di quanto non sia a vederla da altre angolazioni, al che posizionandomi meglio in ginocchio davanti a lei le prendo le caviglie tra le mani e tenendola aperta come un capretto sacrificaleRisatona mi diverto a vederla fare le tipiche espressioni da maiala comuni alla maggior parte delle ragazze alle quali piace veramente il cazzo. E a giudicare dal modo in cui comincia a sgrillettarsi la patata direi che a lei piace parecchio. La pelle chiara evidenzia il rossore sul suo viso mentre con gli occhi socchiusi si lascia andare a un paio di espressioni inequivocabili per poi riaprirli dicendo nuovamente “COME ON, CUM INSIDE ME…”, ma se prima sembrava falsa come una banconota da tre euro, adesso l’ha detto in un modo che, se non fossi pieno di robe alcoliche in corpo probabilmente sarei venuto all’istante. Invece le tocca faticare ancora e dopo che ho liberato il fratellino calvo e mi son sdraiato sul letto, mi si riavventa sul pezzo con una certa foga e mi mette KO nel giro di due minuti quando con somma soddisfazione l’annaffio ignorantemente in bocca e pure in faccia perchè dopo il primo irruento e improvviso schizzo a momenti si strozza e l’ha dovuto tirar fuori prendendosi gli ultimi fiotti di sacro nettare sulla faccia, mentre a bocca aperta lasciava colare giù quello che aveva ricevuto un attimo prima. Come dicevo, è una tipa da filmino porno amatoriale, ma è stata una bella scena… Trascorsi una cinquantina di minuti dall’entrata in camera e dopo esserci rinfrescati un po‘ in doccia torniamo giù ridendo e scherzando, e non so bene come ma riusciamo a comunicare decentemente, quindi dopo avermi detto che le piacciono i miei capelli perchè le ricordano un po’ quelli di Umberto Tozzi (…lo dicevo io che era meglio se andavo dal barbiere a dargli una sistemata…), arriviamo all’armadietto e quando le chiedo il conto mi dice “Two Tokens”, ed io “Two?”, e lei , “Yes Zwei !”, al che, seppur non ancora pienamente convinto (pensando mi facesse pagare per un’ora intera più l’extra dato che siamo stati insieme assai più della canonica mezz’ora), prendo il gettone che mi era rimasto e ci aggiungo un cinquantino, poi le porgo in mano il tutto dicendo: “It’s ok?” – “YES !” risponde lei, poi mi da un bacetto sulla guancia e augurandomi la buonanotte si ritira nel bagno delle signore. Passo dal bar per un thè freddo e raggiungo i compari che mi stavano aspettando mezzi moribondi in saletta lap e considerando che era ormai l’una decidiamo di ritirarci dalla partita con un paio di goal a testa e tanta roba alcolica nel pancino, tutto sommato è stata una serata tranquilla ma è un risultato soddisfacente, lo definirei un riscaldamento in vista della finale del giorno dopo all’Andiamo. Salutiamo le poche signorine presenti, poi tutti gli altri della casa e con la dovuta calma torniamo al nostro appartamento dove ci addormentiamo poco dopo come pietre in un fiume secco.

Fine Prima parte.

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