Infine anche il 2024 giunge al termine e in questi ultimi giorni ho seguito la corrente ai ritmi di Bangkok senza farmi mancare niente. Non ho ancora esplorato molto, avevo intenzione di visitare il mercato Chatuchack ma poi ho rimandato al prossimo weekend, in compenso ho saccheggiato i negozi di abbigliamento del Terminal 21 per aggiornare il guardaroba estivo, ed è sempre un piacere perdersi per negozi negli enormi centri commerciali della città, sia perché si trovano cose carine a prezzi decenti ma anche perché c’è un via vai di fighe assurde ogni tre passi, non solo thai ma asiatiche in generale, a volte è difficile trovare una che sia veramente brutta, o magari sono i miei occhi che non le vedono perché impegnati ad osservare le altre, può essere. Ma bando alle ciance e parliamo di cose più interessanti

Ho fatto nuovamente un salto al mio “pompinificio” preferito ovvero il 7Heaven e per mia fortuna la signorina Tokyo era libera quindi la selezione è stata molto rapida e lei si riconferma un’ottima scelta, guadagnandosi anche i 200 Baht di mancia per l’ottimo servizio. Torno in hotel dopo un giro a piedi al EmSphere (uno dei numerosi centri commerciali intorno alla BTS di Phrom Phong) e torno in Hotel, poi verso le 19:00 mi viene fame e stavolta riesco a raggiungere il Det5 , uno dei miei ristorantini preferiti della zona e probabilmente quello dove ho mangiato più volte in assoluto negli ultimi anni in questa parte di mondo, posticino tranquillo, atmosfera rilassante, tavoli all’aperto, ombrelloni tra gli alberi nel giardino, molto informale, buon cibo abbondante a prezzi molto onesti, e non c’è divieto di fumo. Prendo calamari fritti e un altro piatto tipico thailandese del quale non ricordo mai il nome, con gamberi e altra roba di pesce, il tutto accompagnato da una Asahi, che qua in Thai costa qualcosa di più delle solite birre locali ma vale tutta la poca differenza di prezzo. A pancia piena mi sposto sull’altro lato della Sukhumvit per un saluto all’Orange Bar, due birrette e poi vado ai bar di Soi 7 dove mi fermo a bere “da carlo” (che ovviamente non si chiama carlo ma essendo questo “carlo” un ladyboy con tratti del viso piuttosto maschili è stato soprannominato così dagli amici residenti) il bar ha personale misto, circa metà Girls e metà LB, mi intrattengo con “Gift” o come cavolo si chiama, una ladyboy collega di Baimon, la ragazza conosciuta qui in agosto la scorsa estate, con la quale ho uno strano rapporto di amore/odio che mi diverte molto, e quando è impegnata con un cliente si diverte a lanciarmi occhiate stupide e io faccio altrettanto, se non fosse una mestierante la prenderei in considerazione per fare il serio per quanto mi piace, ma in questi casi è sempre meglio prendere tutto con leggerezza, alla fine è un gioco, ma se se c’è simpatia e un po’ d’intesa tra le parti diventa tutto più piacevole. Prendo il contatto della simpatica LB che tutto sommato non è male e sembra abbia una certa preferenza nei miei confronti, poi ritorno in Soi11/1 a fare le 5 del mattino con le balorde dell’Orange facendo amicizia con la signorina Pik (o Bik o quel che è) e sua sorella che però è meno espansiva diciamo. Ink (che io ho sempre chiamato InT, ho problemi con i nomi ormai lo sapete^^) è la più giovincella del lotto, quello che le manca in bellezza pura lo compensa con i suoi quasi 19 anni e un fisichino bello robusto dalle forme apprezzabili, e stavolta si farebbe anche portare via senza tanti problemi, anzi è proprio lei che accena alla cosa, ma per quanto l’idea di avere in camera una sbarbina della sua età sia allettante, questa sera non è nei miei piani, piuttosto faccio un pensierino sulla Pik con la quale non avevo mai parlato ma che sembra avere tutte le carte in regola per dare buone soddisfazioni, e tra quelle che lavorano lì è forse la più carina insieme a sua sorella e Miyu (non ho idea di come si scriva), ma come sempre i gusti sono molto soggettivi. La cosa “complicata” di questi bar è che non tutte le Girls sono disponibili al meretricio e anche quelle che lo sono non lo fanno con tutti, per fare un esempio più concreto, non è come in un FKK austriaco dove le mestieranti guadagnano solo se fanno stanze con i clienti, qui le ragazze dei bar ricevono uno stipendio fisso e una quota sui lady drinks, quindi per arrotondare vanno anche con i “customers” ma solamente con chi vogliono loro ovvero in genere con qualcuno che gli piace o che è particolarmente generoso, o entrambe le cose ovviamente. Per questo se ci sono più opzioni e frequenti il posto abitualmente diventa un po’ un casino fare le scelte giuste. Comunque resto ancora un po’ li a cazzeggiare e poi me ne vado a dormire senza concludere niente perché non sono in vena di “ginnastica da camera notturna”.

Il giorno dopo mi svacco in piscina mentre aspetto che le addette alle pulizie sistemino la camera e quando non vedo più movimento e chiudono la porta sul balcone so che hanno finito quindi torno su al quarto piano per una doccia e poi via di nuovo verso Phrom Phong. Ero partito per la solita pompa del buongiorno ma quando passo davanti al vicolo tiro dritto con l’idea di riprovare il Vovo, giusto per vedere se è cambiato qualcosa dall’ultima volta, quindi cammino ancora un po’ e quando arrivo lì davanti tiro dritto ancora passando davanti alla miriade di attività tromberecce presenti in questa Soi delle meraviglie. Alla fine quando passo davanti al Hunny Bunny ci sono delle tipe sedute fuori in quella sorta di terrazzino rialzato davanti all’entrata del locale, una in particolare attira la mia attenzione con un classico “Handsome Maaan, Massaaaage”, quindi torno indietro, salgo su e dico “Ok, you” indicandola come un bimbo indica un giocattolo che gli piace, mi accompagna dentro, scelgo il servizio base di un’ora e per 2200 Baht ricevo un massaggino e faccio il test della Sacra Pecora alla Girl che passa l’esame a pieni voti. Comunque dopo il piacevole servizio esco da lì e cammino una mezz’oretta per il quartiere, poi mi vien voglia di rimediare alla mancata pompa e imbarzottito per il kamagra che ho ancora in circolo torno in Soi 33 fermandomi stavolta al 7-Heaven dove purtroppo ci sono solamente 3 signorine libere, scelgo quella che mi sembra più papabile, non l’avevo mai vista, forse è nuova o forse mi era sfuggita non essendo esattamente la più figa del reame per i miei gusti tant’è che già non ricordo più come si chiama, però devo dire che in quanto a tecnica non ha niente da invidiare alle colleghe e in una ventina di minuti su quel lettino mi succhia via le ultime energie rimaste, bellezza estetica appena sufficiente ma davvero molto brava. L’ora è tarda, alle 20:00 c’è in programma la solita cena del sabato tra italiani, invio un messaggio per avvertire che arriverò con un po’ di ritardo e venti minuti dopo l’orario previsto sono alla pizzeria Vesuvio. Salgo su nella saletta al primo piano e trovo una tavolata di 12 persone, ma a parte due residenti e un altro simpatico romano che vive più qui che in italia gli altri sono tutte facce nuove. Si mangia e si chiacchiera, poco dopo si aggiunge un altra faccia conosciuta, anche lui residente ma solo da un paio d’anni, che è passato per un saluto al volo dopo alcuni giorni di vacanza a Pattaya. Dopo la cena ce ne andiamo in Nana Plaza tutti insieme ma andare in giro per i Go Go bar in così grande numero non è esattamente una scelta saggia. Ci fermiamo comunque al Red Dragon, che sebbene abbia una line up decisamente valida a me non piace molto per come è disposto il locale e perché li dentro fa sempre un freddo cane. Dopo, vista la variegata età e le diverse preferenze dei presenti ci dividiamo in gruppetti più piccoli, alcuni restano li, io mi sposto con altri tre in Soi 7, in un bar dove non mi ero mai fermato prima, nel quale lavorano almeno due tipe molto carine. Prima di arrivare li però vengo placcato al volo da “Gift” che poi mi tiene d’occhio da lontano per  quasi tutto il tempo (ho paura che voglia attentare al mio deretano, mi comprerò un tappo di sughero, non si sa mai ^^). Due chiacchiere e un paio di birre più tardi rimango con uno dei nuovi conoscenti che preferisce le discoteche ad altre situazioni e quindi dopo aver commentato la “nanatettuta” dietro il bancone e la signorina con gli occhialetti che è veramente caruccia ma già impegnata, ci salutiamo e mi sposto al solito bar una decina di metri più in là poiché a mezzanotte è il compleanno della suddetta LB. C’è anche la solita Baimon con un cliente, non è una faccia nuova, ci scambiamo le solite smorfie dalla distanza mentre tengo a bada la sua collega LB, poi arriva la minitorta con le candeline e il classico “Happy Birthday” da Bar. Mi sento quasi un po’ a disagio essendo in compagnia della festeggiata(o), ma è un’esperienza divertente. Poco più tardi la Baimon se ne va presumo a far del bene con il cliente di turno e sorride come una scema quando mi passa davanti e sono ancora in compagnia della sua collega pisellata che vedendo la scena mi infila la testa tra le sue tette di silicone (non male però come consistenza devo dire), quindi resto ancora un po’ e poi saluto, infilandogli un millino nel vestito come regalo di compleanno semplicemente perché mi va di farlo. Mi sposto all’Orange dove trovo altri due compleanni e sto in buona compagnia, poi stanco e assonnato mi ritiro nelle mie stanze in tranquillità.

Nei giorni seguenti ho provato un nuovo Massage shop che ho conosciuto grazie ad un “collega” che vive qua da quasi vent’anni. Il locale in questione si trova in Soi 19 a tre passi dalla stazione BTS Asok, in uno dei quartieri più giapponesi della città e si chiama “Mai Chan Ouchi” (del quale arriverà a breve una recensione dettagliata), Tipico Teen Massage con opzione Nuru Gel al posto dell’olio nel body to body, dove le operatrici disponibili al momento era solo due. Ho scelto la più mignon, carina, veramente minuta ma sulla trentina, nel totale molto premurosa e piacevole in fase di massaggio e doccia, e infaticabile per quanto riguarda il sesso. Anche lei supera appieno il test della SacraPecora ma devo chiederle di finirmi manualmente perché ho esagerato un po’ e non ho più vent’anni, quindi per quanto mi piaccia sbattere quel culetto da dietro non riuscirei a concludere in quel modo. Ci sono un altro paio di massaggerie simili li accanto, magari proverò anche quelle se ne trovo il tempo. In serata prelevo al volo una Mignon al Butterflies, della quale ricordo bene le sembianze ma mai il nome o il numero, comunque non parla molto inglese ma non la voglio per parlare e va bene così, anche perché è una soddisfazione maneggiare quel corpicino mentre si lascia scopare in ogni modo possibile o che mi venga in mente; ma visto che ha un faccino adorabilmente “porcelloso” arrivo a conclusione tra le sue cosce godendomi la vista con somma soddisfazione. Probabilmente non sarà l’ultima volta che me la porto in Hotel, vedremo. Per concludere la nottata passo poi a salutare l’amico in Soi 11/1 e intorno alle 4 me ne vado a dormire sereno e molto appagato.

Mi risveglio a metà pomeriggio andando poi diretto a Phrom Phong senza un’idea precisa di volevo fare, ma li la scelta non manca mai. Inforco la solita Soi 33 e me la faccio tutta a piedi guardando qua e la in cerca di ispirazione, arrivo in fondo, giro a sinistra, continuo a camminare passando davanti alla “Peppina” Ristorante Pizzeria quasi elegante, pieno di giapponesi e altri asiatici a cena, giro ancora a sinistra e risalgo Soi 31 come un salmone che risale il fiume controcorrente per andare a riprodursi, altri ristorantini più o meno eleganti frequentati da nipponici e poco movimento, la strada è quasi deserta eccezion fatta per qualche passante come me, poi arriva la tanto attesa ispirazione: “DOKI DOKI!”. Entro, scelgo la signorina (va)Gina, nome strano da queste parti ma lei è piuttosto bellina e ispira cose buone. 3500 Baht per 90 minuti di Nuru Massage, ovviamente Full Service, dove la signorina vaGina da grandi soddisfazioni, infatti ne esco totalmente appagato e soddisfatto, Forse il Kokoro è migliore come ambiente generale ma anche il DOKI DOKI si riconferma una buona scelta seppur con prezzi non esattamente bassi. In serata, dopo aver mangiato di nuovo del gustoso pollo grigliato con salsine varie preso a un carretto qui in zona spendendo in totale 100 Baht, esco e inizio bevendo Jack Daniels al posto della birra, prima all’Orange di Soi 7/1 in compagnia di “Na Na” una girl dal volto carinissimo e molto simpatica, un po’ rotondetta ma bella soda con due tettone naturali alquanto attraenti, che dopo due chiacchiere e un po’ di gossip riguardante alcune conoscenze in comune e tuto il management dei due Orange Bar si dimostra anche una discreta maialina mostrandomi dei video sul suo telefono nei quali gioca allegramente con un dildo vibrante insieme a una amica. Ovviamente le chiedo il contatto Line perché tra l’altro dice che prima faceva la massaggiatrice a Puhket e da come mi ha massaggiato il collo per cinque minuti mentre mi raccontava del perché sia venuta a Bangkok non stento a crederci, le mani le sa usare e anche tutto il resto direi. Proseguo poi il giro e declinando le offerte di Blowjob a 1000 Baht delle balorde di Soi 7/1 arrivo in Nana Plaza. un paio di Jack al Butterflies con una tipina interessante, poi al Rainbow 5 che al momento ha una bella line up di Girls che fanno la loro porca figura onestamente, mi diverto a spupazzarne una nel tempo di un paio di drinks e quindi scendo giù in cerca di ispirazione entrando in quella “fucina del disagio” che è l’Obsession, noto Go Go Bar di Ladyboy “cefalo-muniti” e appena mi siedo sul divanetto ordino un altro Jack e subito sono oppresso dagli sguardi e dagli approcci delle ladyboy che cercano in tutti i modi un drink e qualcos’altro. Scelgo per sfinimento una che si affaccia da fuori ed ha un viso piacevole oltre a delle graziose lenti blu negli occhi, poi anche questa mi fa vedere dei video ma stavolta al posto del dildo c’è il suo pisello che onestamente pare più grosso del mio. Mi faccio una risata dicendogli che non voglio vederlo perché m fa paura e il mio culetto è vergine e così deve rimanere, poi noto una sua collega dai capelli ricci con un bel corpo e un viso interessante, sempre LB ovviamente, ma non sono in vena di creature magiche ed esco tornando su al butterflies per shortare al volo la tipina di prima nell’hotel li vicino perché sono già ubriachello e non ho voglia di portarla nella mia camera, l’euforia però c’è e lei ci sa fare, tant’è che concludo in mezz’ora e lascio che torni alle sue cose congedandola per poi andare all’Orange di soi 11/1 dove continuo a bere e cazzeggiare un po’ con tutti lasciandomi prendere un po’ la mano con i drink, miei e offerti, e alla fine verso le sette del mattino il conto è di oltre 7000 Baht e sono ubriaco da buttare via. Riesco comunque a raggiungere il Burger King di Soi 11 perché avevo fame e poi torno in Hotel dove dopo aver tracannato una bottiglia d’acqua mi accascio sul letto vestito e mi addormento come un bimbo stordito.

Il 30 di dicembre l’ho trascorso a riprendermi sdraiato in piscina dopo che mi sono svegliato alle quattro del pomeriggio, ed ora che è quasi mezzanotte sono in balcone a scrivere cercando di ricordarmi cosa ho fatto ieri notte ma con scarsi risultati, però ho mangiato del buon padthai e andrò a letto presto poiché domani sarà una lunga e intensa giornata, e domani voglio andare al mio adorato 7-Heaven poco dopo l’apertura così avrò il tempo di recuperare le energie per i festeggiamenti di fine anno che come al solito saranno esagerati e caotici in quel di Bangkok, ma di questo ne parleremo a cose fatte, per adesso vi saluto e ci sentiamo a breve, sempre qui da bangkok per un’altra settimana.

Ciao Ciao Cari Amici Viaggiatori!

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