Era il dicembre del 2013 e (su un altro portale, venduto con un po’ di rammarico per vari motivi personali di quel periodo e ormai in disuso nonché fermo al 2016) il vostro amichevole Redattore di quartiere aveva pubblicato questo articolo:
Salve amici del Trombodromo!
Proprio nei giorni in cui la Francia ha appena approvato le nuove leggi che serviranno a multare „chi compra atti sessuali“(quindi prepariamoci ad un’invasione di francesi nei Trombodromi vicino ai loro confini), qui nello stivale c’è chi riparte alla carica con l’obbiettivo di abolire (almeno in parte) la tanto famosa quanto odiata Legge Merlin che ricordiamo essere stata approvata nel 1958 , ovvero più di cinquant’anni fà. Già questo dovrebbe far riflettere. Come può una legge simile, creata letteralmente in un’altra epoca e che riguarda una questione sociale sotto gli occhi di tutti, avere ancora un valore reale dopo mezzo secolo? Eppure tutti si nascondono ancora dietro le solite ipocrisie e i soliti tabù, la disinformazione sull’argomento dilaga a macchia d’olio grazie ai media che non riportano mai quelle che è la realtà delle cose, facendo apparire tutte le prostitute come povere vittime, quando invece noi sappiamo benissimo che basta uscire dai nostri miseri confini per trovare una miriade di ragazze che esercitano „il mestiere più antico del mondo“ solo per una sana e comune sete di soldi. Ma non fraintendiamo, anche qui in italia sono moltissime le donne che decidono di intraprendere questo mestiere solo per togliersi qualche soddisfazione o per assicurarsi magari un futuro economico(visto che le pensioni per i lavoratori sono quasi più un miraggio che una realtà oramai). E va ricordato sempre che queste signorine operanti fuori dagli italici confini, possono svolgere la loro onesta professione in apposite strutture dedicate, sono soggette a controlli sanitari obbligatori, pagano le tasse come un qualunque altro professionista e, non da meno, sono tutelate da tutti quei pericoli ai quali le nostrane „lucciole stradali“ sono sottoposte (violenze, rapine, etc…).
Eppure, nonostante il problema delle strade infestate dal degrado urbano di prostitute & Co sia sotto gli occhi di tutti, sono ancora in pochi a dire le cose come stanno e a cercare di cambiare la situazione seguendo vagamente il modello tedesco o austriaco. Tra questi pochi, l’ultima proposta in ordine cronologico è stata quella della Lega, che in lombardia ha presentato nei giorni scorsi un referendum abrogativo parziale della Legge Merlin(vedi foto). Ora non volendo ripetere le stesse cose riportate in quell’articolo, vorrei solo aggiungere alcune interessanti considerazioni che ho avuto modo di leggere in giro per la rete e che condivido pienamente, come ad esempio questa:
Chiariamo un paio di cose: innanzitutto la prostituzione in Italia NON è sempre un reato. Fino al 2008 non era reato e basta; dal 2008 (la cosiddetta legge Carfagna) è reato solo in luoghi pubblici o aperti al pubblico e con pene molto lievi (arresto da 5 a 15 giorni e multa da 200 a 3.000 €).
Il reato, fin dalla legge Merlin, consiste nell’adescamento, nell’induzione e nello sfruttamento della prostituzione o nel possedere o dirigere case di prostituzione (leggasi Trombodromi).Per quanto riguarda il mio parere i Trombodromi vanno riaperti per vari motivi:
– per una questione sanitaria (sia delle ragazze che dei clienti)
– per tenere sotto controllo il fenomeno dello sfruttamento (che per come funziona ora è come infilare la testa sotto la sabbia)
– per evitare la prostituzione minorile
– per evitare la tratta di prostitute (comunitarie e non)
– per aumentare le entrate dello stato e ridurre quelle dei malviventi.
– per evitare le tante (anzi tantissime visto che in OGNI città ce n’è ALMENO una) zone di prostituzione a cielo aperto che sono un pessimo biglietto da visita con conseguente sporcizia, risse, rapine ecc. ecc.La legge Merlin è una boiata fatta perchè siamo un paese di bigottoni.
La dignità di una donna si tutela innanzitutto rispettandola e poi regolamentando comportamenti e dando la possibilità di scegliere in libertà: una donna non si vuole prostituire? Deve essere libera di non finire in mano a degli aguzzini. Una donna si vuole prostituire? Deve essere libera di farlo nella legalità e nella sicurezza. La legge Merlin è fatta male, apposta, per evitare il divieto di un fenomeno che già in partenza si sapeva già che sarebbe stato impossibile vietare. Ma si sa che quando si tratta di questioni che comprendono anche questioni cosiddette morali si scrive „Italia“ e si legge „Stato Città del Vaticano“.Vi sembra normale che i bordelli siano stati chiusi nel ’58 mentre (per fare un esempio) il delitto d’onore, che prevedeva fortissimi sconti di pena per il marito/moglie che uccideva il coniuge in seguito al tradimento o che uccideva la figlia o la sorella (figlio o fratello però no…….) che avesse una relazione carnale al di fuori del matrimonio, è stata abrogato solo nel 1981?! O vi sembra normale che in Italia non esita una legge contro l’omofobia? Per me è questione di bigotteria e basta. Lo S.C.V. può influenzare tanti voti….
Mi sembra un’analisi fatta con la testa e non con i pregiudizi, fatto sta che purtroppo non sono in molti ad avere una visione cosi‘ oggettiva della questione ed il risultato di cotanta ignoranza è un’infinita situazione di stallo sul confine tra legalità ed illegalità di chi usufruisce di questi servizi e in parte anche di chi li offre.
Tornando al discorso principale, va considerato che non è la prima volta che anche nel nostro bigottissimo paese si tenta di eliminare questa limitante legge, ma fino ad oggi i risultati non sono stati positivi. Però, a mio avviso, la direzione giusta da seguire è questa, i tempi sono maturi ormai, e complice anche la devastante crisi economica che si è abbattuta sulle teste degli italiani negli ultimi anni, forse facendo leva anche su quella qualche risultato potrebbe arrivare presto, o almeno è quello che si augurano tutti i frequentatori dei Trombodromi esteri, costretti molte volte a lunghe trasferte per poter godere di quei piccoli angoli di paradiso che qui ahimè ci vengono ancora negati.Ma natale è alle porte, e il 2014 ormai sta arrivando, e chissà che non sia davvero l’anno della svolta… Io voglio crederci.
Oggi, a distanza di 10 anni, posso dire di aver perso la speranza che questa legge arcaica inutile e senza senso venga modificata e aggiornata. Le città sono ancora piene di prostitute di ogni categoria, i centri massaggi “particolari” sono ancora tutti li, alcuni hanno chiuso i battenti per i soliti cavilli legali (ne abbiamo già parlato in questo articolo) e altrettanti sono stati aperti, i siti dedicati sono sempre pieni di annunci di professioniste ed occasionali, e grazie alle ormai consolidate tecnologie ed ai nuovi social e una miriade di applicazioni comode da usare anche sul telefono è ancora più facile fissare un appuntamento con qualsiasi sex-worker nel giro di pochi minuti, e ci sono agenzie estere che seguono le signorine straniere in trasferta mettendole in contatto con i clienti e poi ci sono anche i forum online dove discutere e valutare le prestazioni delle mestieranti elogiando quelle brave e smascherando le poco corrette truffaldine; i confini italici sono ancora circondati da trombodromi e bordellini e sauna club fkk di ogni genere e germania e austria e svizzera ospitano migliaia di meretrici in centinaia di locali, tutti in regola e controllati. In tutto ciò, nel paese a forma di stivale, la parte oscura fatta di illegalità meschina e brutta e di papponi e protettori e sfruttatori veri continua a prosperare poiché non ci sono leggi chiare a tutela di chi fa il mestiere di prostituta, e le pene per chi sfrutta queste situazioni borderline sono molto vaghe e poco applicabili nella maggior parte dei casi. Consideriamo inoltre l’inevitabile evasione fiscale, anche da parte di quelle mestieranti che pur non avendo agenzie o “organizzazioni” alle spalle decidono di fare questo lavoro in proprio ma non possono dichiarare le proprie entrate poiché non c’è un inquadramento fiscale che lo permetta. Ovvio che poi in parte è voluta (come in qualunque altra realtà lavorativa “made in itaglia”), ma sarebbe comunque una buona entrata per le casse dello stato, soldi da investire per tutelare ancor di più chi lavora nel settore dei servizi del sesso a pagamento, e invece niente. A volte mi trovo a pensare a l’indotto lavorativo derivante da centinaia di locali come i sauna-club austriaci e simili, locali che hanno bisogno di forniture e servizi di ogni genere a ciclo continuo, e onestamente non so quantificare quanti posti di lavoro verrebbero a crearsi ma di sicuro sono molti, cosa che senza dubbio gioverebbe all’economia del paese e a molte aziende di ogni settore, ma a quanto pare lo stato preferisce elargire sussidi piuttosto che creare nuove opportunità di lavoro. (Mi ricorda molto la storia del “No al nucleare” di molti anni fa. Ora che è tardi e hanno già perso il treno mentre altri paesi come la Francia hanno da decenni le centrali nucleari non lontano dai confini, discutono di costruire centrali nucleari tra dieci o vent’anni anche in Italia. Magari tra vent’anni finira il “No ai bordelli” e qualche genio arriverà alla conclusione che forse è una buona idea farli anche qui, chi lo sa…)
La domanda resta sempre la stessa: “Perché il governo non vuole liberalizzare e regolamentare il mestiere di prostituta in locali dedicati dove esercitare la professione in tutta tranquillità nel rispetto della legge con i dovuti controlli medici e di sicurezza?”
Ad oggi nessuno riesce a darmi una risposta sensata che non riguardi politica e pressioni religiose e di costume (ovvero di chi mette la testa nella sabbia e fa finta che il mondo del sesso a pagamento non esista anche se è li da sempre e non scomparirà mai, o almeno finché uomo e donna avranno esigenze sessuali differenti, e questo escludendo le dovute eccezioni è un dato di fatto). Però in tempi non sospetti nel parlamento italiano sedevano due note pornostar (che sono sempre donne che vengono pagate per fare sesso, non vedo differenze pratiche tra loro e chi lavora in un trombodromo, a parte che guadagnano di più e lavorano di meno, un po’ come un politico in confronto ad un operaio… uhm, forse è questa la differenza tra le due categorie, mi viene da pensare). Fatto sta che a conti fatti lo stato e la cittadinanza hanno solo da perderci qualcosa nel mantenere la situazione com’è allo stato attuale, e con tutto il parlare di uguaglianza e diritti per le donne mi sembra assurdo non prendere provvedimenti riguardo a quello che di fatto è un divieto del diritto di disporre del proprio corpo a piacimento senza nuocere a nessuno; ma ovviamente i politicanti si parano il culo dicendo “la prostituzione non è vietata” , si certo, peccato però che di fatto sia impossibile praticare questo mestiere per mille motivi, ad esempio se affitti un appartamento ad una prostituta che lavora in casa l’affittuario viene considerato dalla legge come sfruttatore, oppure come già detto non è possibile dichiarare le proprie entrate fiscali in mancanza di una legge apposita, o ancora, se un cliente volesse godere dei servigi di due colleghe allo stesso tempo o se nella casa dove riceve i clienti abita qualcun altro, la terza persona potrebbe per assurdo essere incriminata di sfruttamento della prostituzione, o ancora il cliente stesso in caso di indagini (dovute a quanto appena detto e quindi senza nessun crimine reale in mezzo) può essere chiamato come persona informata dei fatti in un eventuale udienza in tribunale, e considerando che molti dei clienti delle meretrici sono uomini sposati che non ci tengono a vedersi recapitare a casa una letterina d’invito di questo genere non mi sembra un buon affare. Invece per i delinquenti, i veri sfruttatori e la malavita che opera ai margini di queste leggi molto “acquose” è terreno fertile, le pene sono in ogni caso leggere e con un po’ di inventiva sono anche evitabili. Ma si sa, l’Italia è un paese dove la feccia fa praticamente quello che vuole rischiando molto poco, mentre un onesto puttaniere deve spostarsi oltre i confini per investire i propri soldi in qualcosa di piacevole senza il rischio di finire intrappolato in assurdi cavilli legali o situazioni spiacevoli come quelle appena citate o sbattimenti con le forze dell’ordine pur non avendo di fatto commesso nessun vero reato.
Quindi bene così, bravi i politicanti, i bigotti, il clero tutto, gli lgbtqxzy++ e anche le femministe che sono avide di parità e diritti solo quando fa comodo a loro (perché ovviamente le italiche donne hanno una paura fottuta delle prostitute che offrono ad un prezzo onesto quello che per loro ha un potere enorme in questo paese di ipocriti e perbenisti di facciata, ovvero il piacere del sesso fine a se stesso).
Che dire, credo che la situazione non verrà mai risolta e tutto resterà così com’è. Per fortuna ci sono molti paesi nel mondo dove le cose funzionano o dove hanno capito che quello dei servizi sessuali a pagamento è un mondo enorme che genera entrate e indotti lavorativi enormi e invece di lasciarlo in mano a chi agisce nell’illegalità hanno reso questi servizi una cosa normale e fruibile in legalità e sicurezza per tutti. Poi è ovvio che il 100% della legalità è impossibile da raggiungere, anche perché se lo fosse non vedremo ovunque furti, traffico di droga, scippi, violenza, rapimenti, rapine, omicidi, truffe e altri crimini in nessun altro ambito, cosa che per quanto ne so non è così, ma se mi sbaglio ditemelo eh. Magari ne riparleremo tra dieci anni anche se per allora non vivrò più nell’italico stivale, nel frattempo il Redattore vi saluta sperando di avervi intrattenuto con questo suo personale pensiero che ogni tanto ha bisogno di uscire e farsi sentire.
Ciao ciao Amici Viaggiatori!