Martedì 9 Agosto 2016, Firenze e dintorni.

Il vostro amichevole Redattore di quartiere si sveglia alle nove del mattino e con molta calma punta verso nord, Austria, Carinzia, più o meno a Villach.
Per la prima tappa di questo minitour estivo 2016 ho scelto il Casa Carintia, in parte perché è sempre stato un valido punto di partenza prima di raggiungere altre mete più caotiche, ma soprattutto perché era da troppo tempo che non tornavo in quel di Feldkirchen a far visita alle ciCCine. Questa volta con le solite ottime offerte di Booking.com ho trovato una bella camera con balcone in un albergo tra la boscaglia adiacente al Wörthersee per una spesa di circa 40€ a notte, ovvero poco più di ottanta per me che stavolta resterò in Austria tre giorni tornando a casa direttamente la terza notte.
Il meteo non è molto favorevole, e percorrendo la strada che porta a Feldkirchen costeggiando il lago, più mi sposto verso nord più il cielo si fa scuro; alla fine arrivo di fronte al CC (Casa Carintia per i profani) verso le cinque del pomeriggio con un discreto acquazzone in arrivo e una temperatura esterna di sedici gradi; e siamo in pieno agosto.

Il ragazzo crucco alla reception, appena si rende conto che sono italiano non mi da nemmeno il tempo di dire che possiamo comunicare in inglese e subito chiama Edith che è li fuori dalla porta, quindi si affaccia la bella padrona di casa che rassicura l’addetto dicendogli presumo che non è la prima volta che vado li e che quindi deve solo consegnarmi i gettoni e la chiave, dunque mi augura buona permanenza e sorridendo torna alle sue cose. Doccia calda, marlboro in tasca, e via in trincea… Una manciata di avventori è accampata tra la sala bar e il corridoio e una decina di ragazze mi sorridono all’unisono prima che riesca a poggiare il culo su uno sgabello. Ricambio il silenzioso benvenuto e chiedo un caffè al buon Tommy, il barista/tuttofare del locale.  Noto al volo che le ragazze sono praticamente tutte “nuove”, e come avevo sentito dire scoprirò nel corso della giornata che arrivano quasi tutte dal Romerbad di Salisburgo, ovvero uno dei tre locali della stessa proprietà. In totale sono meno di una quindicina e tra queste ce ne sono alcune che non sono poi così male. Nessuna strafiga all’orizzonte, una bionda Milf all’apparenza più vicina ai quaranta che ai trenta, una black dalle forme leggermente abbondanti (ma nei punti sbagliati), e le solite altre draculine di basso impatto estetico, alcune decenti, altre anche no… Mi siedo e scambio due parole con quella che mi sembra la più giovane e carina del lotto ovvero una certa Katy, che dichiara 23 anni, è rumena, mora, ha la faccia simpatica ed è fisicamente abbordabile. Parla inglese, e come molte delle nuove arrivate al CC non conosce la lingua italiana, perché a differenza dei locali di confine qui ci sono più clienti Austriaci, diciamo che gli italiani in media sono al massimo un 50% degli avventori. Ci appartiamo un po‘ in saletta lap e la Katy si dimostra piuttosto brava nell’intrattenere il cliente in sala. Parliamo, mi stuzzica, la mando a prendere da bere, cazzeggiamo un sul divano e poi ci chiudiamo mezz’ora in una camera, e devo dire che era meglio in sala. Non che non faccia il suo lavoro, intendiamoci, ma non va oltre il minimo sindacale, la prova orale è appena sufficiente e fallisce miseramente la prova della Sacra Pecora posizionandosi sfuggente di sbieco a culo basso. Comunque è pur sempre la prima del giorno e alla fine concludo con lei sopra che mi saltella sul cazzo senza arte né parte. Tornato in sala vedo due ragazze che prima non c’erano, Una bionda dalle grandi tette e una morettina che in mezzo alle altre sembra fuori luogo perché è decisamente molto carina. C’è anche Sara, una biondina che fa la sua porca figura nonché l’unica che già conosco, seppur di sfuggita poiché anche con lei non ci sono mai stato. Arrivano anche altri clienti e l’ambiente inizia ad animarsi. Bevo una birra, mangio due wurstel, bevo un’altra birra, sigaretta in sala lap con annesso spettacolino, torno in sala pranzo e mi faccio un toast in compagnia di alcune ragazze intanto che scambio due parole con un avventore saltuario che per quanto riguarda gli fkk conosce solamente il CC e i soliti noti ma solo di nome. Mi confessa che a lui piacciono le signorine abbondanti; “Allora sei nel posto giusto”, dico.  Mi parla bene della bionda tettona di nome Paula e dice che vorrebbe farsi la bionda Milf, che non è affatto oversize ma non è nemmeno tanto leggerina diciamo, poi però gli arriva un messaggio della moglie che sta arrivando in quel di Villach con la prole al seguito e quindi si ritira dai giochi. Io attendo l’arrivo di un collega in serata e nell’attesa sono indeciso per la seconda camera del giorno. Alla fine, forse per spirito di solidarietà nei confronti del mio nuovo conoscente, mi siedo a parlare con la bionda Milf. Si vede che non è per niente di primo pelo, ma non è affatto brutta, anzi, e tutto sommato oltre ad avere due discrete tette ha una bella bocca ed è pure simpatica, ma soprattutto si dichiara ungherese. Ho proprio voglia di una pompa d’esperienza, e penso di aver fatto una buona scelta poiché me lo ciuccia per mezz’ora con una discreta dote artistica e con la giusta calma che un buon lavoro necessita. Non chiedo gli anni, ma dovrebbe avere più o meno la mia età(39), decisamente fuori dal mio target abituale se parliamo di bordelli, eppure ne esco soddisfatto e rilassato; questo volevo e tanto basta. Riposo per una mezz’ora al secondo piano e poi raggiungo il “collega” al bar per due chiacchiere tra un martini e l’altro. Il tempo passa e c’è ancora voglia e tempo per un terzo giro di giostra, devo solamente scegliere la signorina che più mi aggrada. Come dicevo, c’è la bionda tettona che mi ispira, ma oltre ad essere tettona ha pure il culo troppo largo per i miei gusti e ancora non ho trovato una buona pecora. Le opzioni più valide sembrano essere la Sara e la moretta molto carina, ma anche quest’ultima non ha esattamente un fisico da velina, in realtà non è così male, ma la proporzione tra tette e culo è decisamente sbagliata per i miei gusti. C’è un’altra mora, vagamente mignon ma dalle proporzioni decisamente perfette; il problema è che a vederla sembra un po‘ troppo musona, e pur non essendo brutta non ha esattamente un volto angelico; ma io sto cercando una Pecora con la P maiuscola, e lei sembra avere tutte le carte in regola. Ci parlo un po‘ e scopro che è una draculina di nome Raluca, ha venticinque anni, e in verità è tutt’altro che musona, o meglio, all’inizio non sembra molto avvezza alle chiacchiere ma dopo un po‘ si scioglie e capisco che è abbastanza pazzerella e giocherellona. Proprio quel che stavo cercando… Un’ora dopo esco dalla camera con le palle secche, i muscoli dolenti e un sorriso a ottantaquattro denti stampato in faccia. Quella è una fottuta macchina da guerra. La Sacra Pecora è stata onorata a dovere, e già che c’ero ho chiuso in bellezza nella sua boccuccia; ottima scelta devo dire, perché se non le avessi preso la testa tra le mani per staccarla dal regale augello probabilmente sarebbe ancora li a cercare di aspirarmi l’anima. Il suo modo di fare è molto professionale, ma di fatto non si tira mai indietro e, come ho già detto, è una fottutissima macchina da guerra. Per dovere di cronaca aggiungo l’unica nota negativa, ovvero che alla fine (dopo aver fatto una rapida doccia mentre io agonizzavo beato e moribondo sul letto) mi ha esortato a lavarmi al piano di sotto poiché effettivamente l’ora era ormai trascorsa da qualche minuto; decisione tecnicamente giusta per liberare la camera, ma forse moralmente poteva evitare tale puntiglio…
Torno in sala, non vedo il collega che probabilmente è in camera con qualcuna e vado a ingozzarmi di gulash. Poco dopo lo ritrovo e dice che era salito con la tettona Paula con la quale si è trovato bene, quindi ormai fuori dai giochi e con in programma altri tre giorni di vizi e stravizi auguro buona fortuna a lui e dopo aver ricevuto da Edith la buonanotte e l’invito per la festa del prossimo sabato rientro in albergo sotto l’incessante pioggia e la solita nebbiolina notturna che invade la strada intorno al Ossiacher See. Una buona prima giornata di bagordi al CC, e tutto sommato devo dire che la situazione non è così disastrosa come mi era stata descritta prima di partire; direi piuttosto che per quanto riguarda le ragazze presenti siamo perfettamente in media con quanto solitamente offerto dal Casa Carintia. Non ci sono le veline, ma una manciata di signorine con cui divertirsi la si trova senza problemi.

…E domani si va a Graz . Buonanotte Mondo.

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