Ciao cari Amici Viaggiatori! Come vanno queste vacanze natalizie? Spero bene. Le mie sono iniziate un paio di giorni orsono e adesso scrivo dal balcone del Dynasty Grande in Sukhumvit Soi 6 a Bangkok, per adesso tutto bene direi, ma di questo ne parleremo tra poco perché prima voglio condividere con voi le vicissitudini del giorno precedente alla partenza. Ero fuori per un lavoro dell’ultimo minuto che mi avrebbe impegnato tutto il giorno, ma pensando all’imminente partenza l’umore era piuttosto alto, poi verso mezzogiorno controllo i messaggi sul telefono e scopro che mi è stata cancellata la prenotazione dell’appartamento in Soi 11 che tra l’altro avevo già pagato. Panico. Pensando ad un errore contatto subito l’assistenza di Agoda e l’operatore mi risponde che la struttura ha comunicato a loro soltanto poche ore prima che non può fornirmi il servizio prenotato. “eccheccazzo” dico io, e adesso come faccio? Dopo vari scambi di messaggi mi viene proposto un buono di circa 140 Euro per un’altra prenotazione o la possibilità di lasciare a loro l’onere di trovarmi una sistemazione in quel range di prezzo. Ovviamente scelgo la prima opzione perché non ho idea di quale struttura potrebbero scegliere, ed avendo esigenze ben precise non me la sento di rischiare. Non voglio dare la colpa ad Agoda per il disservizio dato che comunque con quei soldi non ci vado in perdita, ma quantomeno dopo una cosa del genere dovrebbero prendere in considerazione il fatto di eliminare tale struttura dalle loro liste se non è la prima volta che capita, in ogni caso non posso saperlo e quindi non entro nel merito della quesitone. Per fortuna riesco a finire il mio lavoro prima del previsto e una volta tornato a casa mi metto a cercare una nuova sistemazione.Alla fine ho prenotato i primi 5 giorni al Dynasty Grande perché la camera con balcone non era disponibile per tutto il periodo della mia permanenza in città, ma fiducioso di trovare un accordo direttamente in loco ho lasciato gli altri giorni senza prenotazioni. Per mia fortuna una volta arrivato ho avuto conferma che le camere con balcone (inagibili per ristrutturazione l’ultima volta in agosto) erano disponibili e che potevo tenere la stessa camera fino all’otto Gennaio, tra l’altro ad un prezzo piuttosto conveniente considerando l’alta stagione e il brevissimo preavviso, dunque il Dynasty Grande si redime dallo scivolone dell’ultima volta e si riconferma come un ottimo Hotel nonché uno dei miei preferiti a Bangokok, non per niente ho perso il conto di quante volte ho soggiornato qui, ma penso siano almeno sette o otto volte, il che fa capire quanto mi trovi bene in questo Hotel, a tre passi da Nana Plaza e dalla Bts di Nana e da Soi 8 che praticamente è comunicante con la traversa di Soi 6, ma se non è la prima volta che leggete queste pagine non è una novità.
Per quanto riguarda il volo invece è stato quasi tutto perfetto, solo un ritardo di 40 minuti sulla partenza prevista dall’aeroporto di Parigi. Per il viaggio di andata ho avuto il piacere di volare in Economy Premium, che solitamente costa molto di più ma quando ho prenotato il volo questa opzione era in offerta per soli 10 Euro in più e che dire, fossero stati anche un centinaio invece che dieci sarebbero stati comunque spesi bene, a partire dallo scompartimento riservato con una quarantina di posti tra la business e la Economy, ma anche lo spazioa sedere più ampio lo schermo del sistema d’intrattenimento più grande e delle ottime cuffie perfettamente insonorizzate che hanno reso il viaggio molto piacevole per le mie orecchie senza subire il rumore di fondo dell’aereo e in generale un comfort e una sensazione di “premium” appunto, in ogni cosa, senza contare il priority pass incluso ovvero la possibilità di imbarcarsi per primi insieme alla business class senza ulteriori attese, cosa che ha mitigato in parte il ritardo iniziale. Non ho mai preso in considerazione questa classe premium poiché tutto sommato scegliendo i posti giusti il viaggio diventa quasi piacevole anche in economy, ma da ora in avanti farò più caso alla differenza di prezzo e magari ripeterò l’esperienza anche con Lufthansa. Si perché, come avevo già accennato in precedenza, questa volta la scelta è caduta su Air France, compagnia che onestamente non avevo mai usato ma che per adesso si è rivelata un’ottima alternativa, anche se manca il viaggio di ritorno che sarà in Economy, quindi ne riparleremo più avanti.
Ordunque, cosa dire di questi primi due giorni a Bangkok, ho trascorso un buon Natale arrivando al Suvarnabhumi intorno alle 10 di mattina, il controllo passaporti è stato piuttosto rapido e il resto è routine, sigaretta fuori al Gate 10 e poi giù al piano del Rail Link , cambio al solito Super Rich (quello con il casottino arancione) e passaggio da chiosco True per la SIM, 15 giorni con traffico internet illimitato a soli 699 Baht, operazione sbrigata in 5 minuti. Il treno mi porta fino a Phaya Thai dove scendo giù alla BTS e poi via fino a Nana. Da li al mio Hotel sono 300 metri a piedi, sistemo la prenotazione di cui parlavo prima, la stanza è già libera e a mezzogiorno e trenta sono già sotto la doccia. Dal balcone poi vedo un nuovo Seven Eleven che l’ultima volta non c’era, esco a fare provviste per riempire il frigo e appena tornato in camera mi accascio sul letto, felice di essere nuovamente a casa ma stremato dal lungo viaggio e dalle peripezie del giorno precedente.

Mi risveglio verso le sette di sera, controllo i messaggi, un amico di qua mi chiede se sono operativo e la risposta è “No, ma tra un po’ mi sveglio e sono pronto a far danni”. Un’ora più tardi dopo un “Birdy Espresso Shot” ovvero la cosa più vicina ad un caffè decente che si possa trovare al seven eleven, sono pronto. Ovviamente il primo posto che ho voglia di rivedere è il 7 Heaven, quindi raggiungo la BTS , biglietto per Phom Phong e pochi minuti dopo scendo davanti all’Em Quarter e torno indietro di due vie sulla Sukhumvit fino a Soi 33. Nella viuzza della mia pompineria preferita è apparso un altro centro massaggi che porta il nome di “Queen” (che tra l’altro è a dieci metri dal Princess, ultimo arrivato prima di questo (Fantasia zero, ma almeno sono in tema, e ora ne voglio un altro che si chiama King^^), arrivo in fondo alla stradina e vedo altri locali per giapponesi aperti laddove non c’era niente pochi mesi fa, mi piace vedere che c’è vita anche in quel vicoletto dove un paio d’anni fa c’era praticamente il nulla, ma anche questo è Bangkok.

Entro e per la prima volta mi metto in coda, o meglio in attesa, dietro ad un cinese indeciso che sta scegliendo le girls per una pompa a due bocche ma sembra titubante. Cinque minuti dopo risolve il dilemma e la sempre gentile receptionist mi porge il tablet. Uhm.. Solo 5 ragazze, 4 nuove che non ho mai visto e Jan, che ricordo con piacere anche se non è tra le più fighe la dentro. C’è una che si chiama Tokyo, il nome mi ispira e sembra caruccia, ma per questo primo shot al 7Heaven dopo quattro mesi di assenza preferisco andare sul sicuro e scelgo Jan, pago e la ragazza alla cassa mi invita a prendere qualcosa da bere nel frigo li accanto “Water, water, or water”, ci sono almeno 4 tipi di bottigliette d’acqua differenti e ride mentre me lo dice, “Credo che prenderò una bottiglietta d’acqua, grazie.”, quindi mi incammino oltre la tendina e Jan mi porta su per la scala. Me la ricordavo bene, non ha il fisico di altre ma è piacevole e giocherellona, è una che sa come come fare il suo lavoro. Mezz’ora più tardi sono sdraiato sul lettino con un gran sorriso in faccia mentre lei svuota l’hangar nel lavandino, è sempre un piacere osservare questo rituale comodamente stravaccato sul letto dopo un servizio del genere, puro relax.

Torno sui miei passi e mi fermo al Emporium (Em Quarter dall’altro lato della strada, tutto centro commerciale senza soluzione di continuità) perché nel caos della partenza ho dimenticato di infilare il costume nello Zaino-Valigia, il centro commerciale alla fermata di Phrom Phong è enorme, in realtà sono più di uno, disposti su entrambi i lati della stazione BTS e accessibili direttamente dalla sopraelevata oltre che dal piano strada, c’è da perdersi letteralmente. Gli addobbi natalizi sono sfarzosi e sbrilluccicosi ma rendono tutto strano per chi non è abituato a festeggiare il natale con temperature estive per noi europei, l’atmosfera generale è allegra, c’è un concerto di una sorta di “boy band” thailandese che ovviamente non conosco, ma l’orda di ragazze in delirio che ha invaso tutto il piazzale tra la stazione e l’entrata dell’Emporium mi fa pensare che siano piuttosto famosi da queste parti, e se non altro quelle due canzoni che sento sono orecchiabili. Trovo i miei pantaloncini da mare ideali in uno dei tanti negozi, passo in hotel per metterli a posto e ne approfitto per una doccia, poi via all’orange bar a salutare un po’ di gente. Oltre al solito resident che ci lavora rivedo altre facce note tra le girls, beviamo qualcosa insieme e un paio d’ore dopo mi avvio verso Nana Plaza, prima però passo in mezzo ai Baretti di Soi 7, vedo la cara “Baimon” intenta a intrattenere un cliente come al solito, mi nota, sgrana gli occhi un attimo e sorride sorniona, ricambio il sorrisetto e passo oltre, poco più avanti c’è il bar dove lavorano quelle che hanno la stanza sopra l’Orange bar, facce note per me e a quanto pare lo è la mia per loro, saluto camminando e passo oltre arrivando a Nana Plaza.

Salgo diretto su, cercano di placcarmi allo Spanky’s e in quasi tutti i Go Go del primo piano, dribblo Girls e Ladyboy e dopo l’ultima scala arrivo al Butterflies. Naturalmente appena varco la soglia compare dal nulla la vecchia mamasan che appena mi vede mi abbraccia e a momenti mi stritola, poi mi offre un posto sui divanetti ma le dico che preferisco un panchetto tra i due palchi, ordino da bere e un minuto dopo lei torna con una figa vestita da babbo natale sexy con la schiena più tatuata della mia (quella donna ormai conosce i miei gusti^^), offro un drink pure a lei che ringrazia tentando di stritolarmi di nuovo e poi mi intrattengo con la tipa che è una piacevole compagnia, intanto mi guardo intorno e vedo che il livello delle girls è sempre più che discreto, alcune le ricordo altre sono nuove ma la line up è buona. Dopo un paio di drink e palpeggiamenti vari saluto la “babba maiala” che mi accompagna gentilmente fuori. Tra l’altro noto sempre con piacere che quando arrivi li e la mamasan ti tratta come un vecchio amico anche le ragazze hanno un occhio di riguardo in più, o almeno la sensazione è quella. A ben vedere investire qualche migliaio di Baht in più in drink ha dei vantaggi dopotutto.

Scendo giù all’Angel Witch, sulla porta c’è il dj pazzoide, stessa storia con lui ma per fortuna invece di stritolarmi come la vecchia del Butterflies ci salutiamo con una più virile stretta di mano ^^, vedo che dentro al locale c’è più movimento del solito e decido di restare. Scelgo un posto sui divanetti in gradinata, prendo una singha e noto una tipina sul palco che mi ispira cose buone. Le faccio cenno con la mano di raggiungermi, si guarda un attimo intorno poco convinta, poi indica se stessa come a dire “Io?” , sorrido e ripeto il gesto, non sembra ancora convinta quindi mi alzo in piedi e punto il dito verso di lei, finalmente capisce e scende da quel cazzo di palco. Stordita ma caruccia, viene a sedersi accanto a me, “Drink?” – “Thank you!”. Il suo nome è Ploy (fantasia poca ma almeno me lo ricordo bene) isaniana di 21 anni dichiarati e parla veramente poco inglese, ma sembra simpatica e soprattutto non disdegna alcun tipo di interazione a quanto pare. un paio di drink più tardi ho la sua manina nelle mutande e la mia tra le sue cosce sta facendo cose zozze e dunque è il momento di invocare il Barfine. 800 Baht all’Angel più le bevute e 3000 per la signorina, short time ovviamente.

Arrivati in Hotel le offro qualcosa da bere, ci facciamo una doccia e conferma le mie impressioni su di lei, quel corpicino slim e le sue tettine “teen style” mi fanno impazzire, poco culo per il “test della Sacra pecora” ma se pesa 40 chili è tanto, quindi ci sta. La saluto soddisfatto e con l’euforia che ha ormai preso il posto della stanchezza verso le due e mezza di notte torno sull’altro lato della Sukhumvit all’Orange Bar di Soi 11 dove mi intrattengo con le balorde fino alle sei passate. Nel frattempo a una certa ora è arrivata anche Baimon che adesso frequenta il bar dopo l’orario di lavoro al suo, cosa che potrebbe essere problematica perché lei mi piace abbastanza, ma anche molto divertente perché la concorrenza tra mestieranti è sempre divertente da osservare. Sorvolando sulle partite a biliardo da ubriaco che comunque ho vinto perché loro erano più ubriache di me, la notte scorre via piacevole e lascia il posto al nuovo giorno, Natale è finito, è stato bello, saluto le due sorelline più fighe del Bar e mi ritiro nei miei alloggi disfatto come un letto dopo un long-time.

Il secondo giorno mi sveglio alle quattro del pomeriggio ancora rincoglionito dall’alcol ma più riposato dopo otto ore di sonno pacifico. Per prima cosa mi rinfresco in piscina e poi torno in Soi 33, ormai l’appuntamento al 7 Heaven è un rituale a cui non intendo rinunciare, stavolta tra le 4 ragazze libere trovo nuovamente questa Tokyo e decido di provarla. Mai scelta fu più indovinata. Direi che si è guadagnata subito un posto sul mio personale podio, è molto carina, ha quel corpicino tiny come piace a me e due tette da teen che per i miei gusti rasentano la perfezione, sembrano piccole ma sono dannatamente sode e riempiono le mani, non so se mi spiego, in più anche lei è davvero brava nella nobile arte della pompa, manca un po’ di affondo ma per il resto è fantastica, ci gioca in ogni modo, e quando si mette carponi tra le mia gambe con le mani appoggiate sul letto e succhia senza sosta con un ritmo a dir poco perfetto; Estasi, non raggiungo la mezz’ora, che per i miei tempi non è cosa comune, spesso concludo proprio sul filo dei 40 minuti, per dire. Bravissima Tokyo. Non ho nemmeno chiesto quanti anni abbia ma così a occhio è una delle più giovani la dentro o almeno il suo aspetto lo è senza dubbio, ma anche il suo modo di fare sbarazzino suggerisce questa ipotesi, provvederò a domandare la prossima volta. Non lascio mancia solo perché non ho “spicci”, ma se la meritava.

Vorrei andare a cena al Det5 il ristorantino di Soi 8 dove non torno da un po’, ma quando passo davanti a quel carrettino del pollo di fronte al seven eleven a metà via cambio idea. Prendo 4 spiedi con la salsina piccante e torno in hotel, cena sul balcone con pollo piccante, pisellini al wasabi presi al seven eleven e thè verde. Riacquisto la vita che la signorina Tokyo mi aveva succhiato via poco prima e faccio di nuovo tappa al solito Orange, è presto e c’è poco movimento, una birretta in compagnia poi vado al famigerato Check In Bar per una improvvisata serata Ladyboy. Faccio la conoscenza di una che non ricordo il nome, c’è di meglio in giro ma la simpatia vince e ha un fottutissimo culetto morbido che ahimé me lo fa diventare di marmo anche se ha palesemente il cazzo li davanti(misteri della mente). Due bevute, usciamo fuori a fumare, altra birretta intanto che in tre Ladyboy stanno facendo una sega a un avventore con letteralmente “le braghe calate” al lato opposto del locale, il tizio sembra gradire il trattamento, buon per lui, scena divertente. Decido di spostarmi al piano superiore con “miss culetto sfondabile” e lungo il tragitto per le scale trovo due sue colleghe in asciugamano pronte per un Threesome con un altro avventore, “Auguri Bro! ^^”. Due orette in allegria “Miss culetto” si prodiga in una pompa di tutto rispetto che quasi quasi capitolo nei primi dieci minuti, poi si fa degnamente sfondare il sederino e devo dire che a differenza della sua collega femmina del giorno prima passa a pieni voti il “Test della Sacra Pecora Anale”. Non concludo in quel modo per limiti fisici e troppe birre ma mi metto comodo e chiedo di nuovo la sua opera di succhiatura che esegue con impegno, poi tenta di mettersi sopra e le dico gentilmente di far scomparire quel pisello dalla mia vista (non con queste parole ma il concetto è quello), al che mi metto in ginocchio sul letto e invito la sua bocca a continuare l’opera sdraiata di lato così da celare alla vista “il piccolo cefalo” la sotto. Poco dopo gli vengo in faccia senza ritegno urlando come una scimmia esaurita perché dopo quasi due ore stavo morendo e con quella bocca ci sa fare davvero. Dopo la dovuta doccia saldo i 2000 Baht di conto e l’abbandono in camera tornando nella calda notte di Bangkok,. Un breve Briefing con il collega all’Orange in veranda e poco prima prima delle 4:00 mi fermo al mac per un hamburger poi troppo stanco e abbastanza appagato per cercare altro mi ritiro in Hotel nella quiete di Soi 6.

Ora sono sul mio balcone, mi sono arrostito al sole nel primo pomeriggio appena sveglio e adesso credo che andrò a farmi massaggiare ma non so ancora dove, e intanto che accendo una marlboro dopo il caffè vi saluto rimandando gli aggiornamenti all’imminente capodanno.

Buone Feste miei cari Amici Viaggiatori!

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