È di nuovo Agosto. Io sono beatamente in ferie da un paio di settimane, e l’Austria dei Trombodromi è in subbuglio dal luglio scorso, a causa delle nuove normative che riguardano il mondo della prostituzione. Infatti le nuove leggi puntano soprattutto ad aggiustare il tiro sul piano fiscale, rendendo più rigido il sistema di tassazione delle giovani meretrici. Di conseguenza si è creato il caos anche nei locali Carinziani, e in particolare all’Andiamo di Villach, che dopo la recente apertura del Wellcum deve subire anche quest’altro colpo gobbo in un momento molto delicato. Nel frattempo, in Slovenia è stato inaugurato un nuovo SaunaClub a Nova Gorica, e molte delle Andiamine si sono subite trasferite proprio in questo nuovo locale per sfuggire alla tempesta fiscale che si sta abbattendo su Carinzia e dintorni. Le conseguenze sembrano disastrose, e voci di corridoio danno ormai l’Andiamo sull’orlo del baratro. Qualcuno dice che non ci sono più ragazze degne di nota, e molti clienti si sono riversati in massa al Wellcum, che nonostante tutto sembra aver retto il colpo e punta molto sulla nuova area esterna, oltre che su una manciata di nuove ragazze appena arrivate.

La settimana scorsa sono già stato insieme ad Aleandro al Marina per un breve sopralluogo, e mi è sembrato un locale davvero molto carino, ma era aperto da appena una settimana e si notavano alcune piccole carenze organizzative, inoltre le ragazze erano poche e quasi tutte provenienti dall’Andiamo, appunto. Decido quindi di andare a controllare la situazione di persona, e sfruttando i rimanenti giorni di ferie mi organizzo per un mini tour di quattro giorni che mi avrebbe portato in altrettanti locali: il Casa Carintia, l’Andiamo e il Wellcum in Austria, ed infine il Marina di Nova Gorica, ovviamente in Slovenia. Purtroppo, per un imprevisto dell’ultimo minuto ho dovuto rimandare la partenza di un giorno, ma alla fine sono riuscito a rispettare il programma e a visitare in qualche modo tutti e quattro i Trombodromi previsti.

Partenza Mercoledì venti Agosto, rientro previsto per il ventitré mattina, più o meno all’alba…

Giorno 1: Casa Carintia

Arrivo a Villach nel tardo pomeriggio di mercoledì. Avevo prenotato una camera doppia a uso singola a meno di cinquanta euro a notte, in un albergo situato sulla via principale arrivando da Tarvisio. L’albergo è perfetto per questo genere di soggiorni, è grande, ha un comodo parcheggio sotterraneo privato, e non ti chiedono nemmeno un documento. Quando arrivi paghi subito e in cinque minuti sei in camera, e al momento di ripartire lasci la chiave sul bancone e te ne vai. Inoltre si trova proprio sulla strada che dal confine italiano passa davanti al bivio per il Wellcum di Hohenthurn, e che attraversando Villach si immette in quella che conduce direttamente a Feldkirchen in Kärnten. Non avrei potuto trovare di meglio.

Con tutta la calma del mondo, tanto sono in ferie e il paesaggio estivo del lungolago è piacevole, verso le diciotto arrivo al Casa Carintia, dove conto di trascorrere una tranquilla serata in mezzo alle adorabili “ciCCine”, per godermi una sorta di antipasto in vista del piatto forte che gusterò il giorno seguente a Villach.

Consegno i centotrenta euro alla cassa, e come al solito mi vengono consegnati i due gettoni da mezz’ora, l’accappatoio, e la chiave. La gentilissima receptionist mi augura buona permanenza ed entro in spogliatoio. Ciabatte, svestizione, doccia veloce e vado al bar, dove in quel momento trovo una decina di ragazze, come sempre asserragliate sui divanetti o sedute davanti al bancone. Inquadro subito la cara Susan, gnocca come non mai ma impegnata in un’intensa conversazione con una collega, e noto anche un paio di nuove giovani signorine che sembrano papabili. Ordino una birra e mi ritiro nella sala da lap dance, in attesa di uno spettacolino.

Passano appena cinque minuti, la musica cambia, il volume si alza, le luci si attenuano, e l’orda di ciCCine irrompe allegramente in sala. La prima ad arrivare è proprio Susan. Incrocio il suo sguardo, mi riconosce e la invito a sedersi al mio fianco. Facciamo due chiacchiere mentre la sua “nongiovane” collega culona che si sta esibendo in uno spietato twerking aggrappata al palo. È una tipa simpatica, ma non è assolutamente il mio genere di donna. Troppo abbondante per i miei gusti.

Quando la collega sta per concludere il suo sismico show, Susan si scusa dicendomi che ora tocca a lei, quindi si alza e vola sul palo esibendo quell’agile corpicino e quel suo culetto d’oro. I maschi in sala sono su di giri, e credo che qualcuno stia sbavando sul pavimento alla vista di cotanta figaggine. Ma in mezzo a tutto questo caos, oltre che dalla bella turca aggrappata al palo, la mia attenzione è attratta da una peperina coi capelli scuri e corti dal taglio sbarazzino, che non si ferma un attimo e incita senza sosta la bella Susan. Non la conosco, ma sembra interessante…

La musica cambia nuovamente, l’orda selvaggia si ritira, alcune salgono le scale con i clienti e le altre tornano al bar. Anche Susan viene a prendere la borsetta e tutta sorridente, ma in evidente affanno dopo le evoluzioni al palo, si congeda e scompare verso lo spogliatoio delle girls.

Torno al bancone, prendo un’altra birra, mi siedo sulla mia poltrona preferita nel corridoio fronte bar e vedo la moretta di prima che continua a cazzeggiare allegramente con le colleghe, quindi appena si gira verso di me la chiamo e si presenta. Si fa chiamare Crystal, parla un italiano quasi perfetto e dice di essere rumena ma di italiche origini, e vedendola potrebbe anche essere. Ma in fondo “chissenefrega”, penso io. La trovo piacevole con quei capelli sbarazzini, ha un bel culetto morbido e bello rotondo. Non è certo una bellezza assoluta, ma è un metro e sessanta di belle proporzioni con un faccino simpatico, sul quale sono incastonati due occhietti furbi e una invitante bocca da pompinara. L’unica pecca sono le tette, piccole e poco toniche (particolare che però scoprirò solo in camera, dato che oggi è giornata lingerie ed indossa il reggiseno). Comunque nell’insieme è una ragazza molto carina, e dopo aver sfumacchiato una sigaretta insieme me la porto in camera.

Le successive due ore volano via in un mix di “Nozioni avanzate di kamasutra” e “Ma quant’è bello mangiar la topa”, il tutto intervallato da piacevoli e sagaci scambi di battute, con il sottofondo dell’ottima colonna sonora proveniente dal suo smartphone. Riassumendo, e senza voler scendere in dettagli pornografici, posso dire che Crystal è una ragazza molto intelligente, affabile, agile, e porca a livelli eccelsi, non per niente si è meritata due ore del mio tempo, facendomi dimenticare che ero andato li quasi esclusivamente per intrattenermi con la Susan, il che non è cosa da poco.

Quando torniamo al piano terra le consegno i gettoni e un centino, poi mi riprendo un attimo con un’altra birretta al bar e mi rilasso nuovamente sui divani in sala lap. Poco dopo arriva anche Crystal, che tutta pacioccosa e allegra mi dice che la Susan la stava guardando un po’ di traverso perché pensava l’avrei portata in camera. Ed erano quelle le mie intenzioni iniziali, adoro quella ragazza; ma mi piacciono molto queste piccole “invidie” tra colleghe (sono buffe quando si sentono snobbate a favore di un’altra, specialmente se a farlo è un cliente “abituale”). Poi, visto che in camera avevamo parlato di quanto fosse agile, mi aveva promesso uno spettacolino, e dopo un po’ è andata a mettere la sua canzone e si è attaccata al palo da lap, dove ha dimostrato di saper esser estremamente sensuale anche in quel frangente, tant’è vero che alcuni giovani crucchi presenti in sala, stavano letteralmente ululando, durante la sua performance. Ed io ero quasi tentato dal riportarla in camera…

Appena scesa dalla pedana è tornata da me ma nel frattempo la saletta si è riempita nuovamente e stavolta si sono esibite Isabel e la sua amica mora, poi a seguire quella gran topa della Luana. E ancora una volta quella casinista di Crystal si diverte come una pazza a incitare le sue colleghe. Ci divertiamo a commentare un paio di avventori austriaci un po’ alticci, e mi tiene compagnia per oltre un’ora, ma dopo deve abbandonarmi perché mi aveva già detto che verso mezzanotte sarebbe arrivato un suo cliente abituale con un regalo (e non vi dirò mai di cosa si tratta, ma so che non è il primo, e credo fermamente che certa gente sia pazza o non abbia ben compreso che queste signorine, per quanto piacevoli, dolci, brave e umanamente adorabili, son pur sempre delle professioniste del sesso. Comunque ognuno fa quel che ritiene più giusto, non sta a me giudicare le follie degli altri). Ma prima che Crystal vada a ricevere il suo ammiratore, le dico spudoratamente che ho voglia di fare un altro giro in camera e le chiedo un consiglio su chi tra le sue colleghe potrebbe darmi una degna buonanotte.

Mi consiglia subito la sua amica Angel, con la quale spesso si “accoppia” anche lei in quanto dichiaratamente bisex, quindi va a cercarla di là, ma è appena salita con un altro, quindi niente da fare. La seconda scelta a parer suo potrebbe essere Isabel, ma avendo visto poco prima la Luana al palo (anche se in realtà, a pelle mi è sempre stata un po’ sulle palle) me la faccio portare in saletta. Crystal corre di nuovo in sala bar e torna con la statuaria mora dal fisico perfetto.

Saluto quindi la pazza peperina, che corre al suo appuntamento, e rimango solo in saletta con la Luana, che continua a rimanermi sulle palle, ma è comunque una gran topa. Scopro che anche lei è molto italianizzata e che quando non lavora vive nella nostra penisola. In ogni caso non m’interessa troppo conversare con lei, dunque senza allungare troppo il brodo andiamo direttamente al piano di sopra.

Metto subito in chiaro che ho voglia di andare a letto rilassato, ma che la sua amica mi ha fatto stancare bene e che le birrette che ho bevuto cominciano a farsi sentire. Comunque lei non si lascia intimorire e si prodiga in un pompino d’esperienza che ben presto da i suoi frutti, mi sbatte un po’ la topa in faccia continuando a succhiare con calma, e poi mi violenta dolcemente, saltellando con grazia sul Regale Augello. Sono estasiato dalle sue perfette forme, ma dopo un paio di pose artistiche le birrette si fanno sentire, quindi interrompo la pecora, lancio via il preservativo, e la faccio ricominciare a succhiare. Alla fine vedo le stelline mentre in preda a delirio mistico sparo l’ultima cartuccia della serata nella sua calda bocca, e poi muoio felice. E l’immagine della sua faccia con quella goccia sulle labbra è ben piantata nella mia testa. Se fosse simpatica almeno la metà di quanto è figa starebbe sul podio della mia Top Ten. Ma nonostante tutto continua a rimanermi sulle palle…

Finiti i giochi e saldati i conti torno al bar per un caffè, e infine soddisfatto e stanco decido di andarmene. Saluto la Luana, Crystal non c’è, Susan c’è ma non è il caso di infierire. Saluto la sala. Saluto anche in reception. Fuori piove, anzi diluvia, ma in mezz’ora torno a Villach, e penso che il giorno dopo non dovrò rientrare a casa ma sarò all’Andiamo. E con quest’idea insieme al ricordo della spensierata sera appena trascorsa, sprofondo nel cuscino lasciandomi andare a un sonno profondo, fino al mattino seguente…

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