Il primo sabato di questo febbraio 2013 c’è stata la festa per il quarto compleanno del Fkk Andiamo di Villach, in Austria, ma l’email dell’evento è arrivata il venerdì, se l’avessi saputo prima forse non ci sarei andato perché non amo molto la bolgia infernale di questi eventi (capodanno escluso ovviamente), ma per questioni organizzative con gli altri membri della spedizione questa volta non ho potuto farne a meno.

Comunque, dopo il solito lungo viaggio di 5 ore dalla toscana fin oltre le alpi arriviamo in quel di Villach dove ho già prenotato l’Hotel Goldenes Lamm tramite il solito Booking.com, non è l’hotel più economico della zona ma è in pieno centro ed è pratico e accogliente, c’è anche il posto auto nella corte interna. Sistemiamo le formalità e verso le 15:00 ripartiamo in direzione del locale a circa dieci minuti in auto dall’albergo.

Il parcheggio dell’Andiamo è già pieno, ovviamente, perché c’è la festa. Ingresso 99 Euro perché c’è la festa. Spogliatoi affollati così come il resto del locale, perché c’è la festa. C’è un motivo se di solito preferisco evitarle queste feste.  Nel trombodromo si vede poca roba buona al momento, ma le stanze su sono già tutte piene. Alcune “vecchie” conoscenze, Hillary, Anita, Lidia, Sharlene, Emma, e un’altra mora che non mi ricordo mai come si chiama, le altre sono tutti volti nuovi per me che mancavo dallo scorso maggio. In arena subisco il caldo afoso dall’inizio, troppa gente per i miei gusti ma anche tante belle draculine e quindi molta scelta, menomale. Poi fino alle 20:00 è iniziata la fiesta, le Andiamine che erano scomparse per alcuni minuti, son rientrate tutte in fila per due mano nella mano, vestite con un fiocchettone addosso tipo pacco regalo, sfilando intorno al bancone del bar insieme alla torta gigante preparata per l’evento. Tutto molto bello, ma altrettanto inutile, e poco prima son arrivati due pseudo dj, ed è iniziato il tunz tunz tunz, con la musica fuori ogni limite umano di decibel, fino alle 4 del mattino (che in una discoteca ci puo’ anche stare, ma in un sauna-club, almeno per quanto mi riguarda, è pura follia.

Le poche note positive di questa festa: C’era una ragazza “esterna”, ovvero una figurante non addetta al meretricio, che si è esibita in uno spogliarello danzando con un serpente enorme, vivo e vivace, addosso. Lei davvero molto brava e molto molto figa. Le Andiamine a un certo punto sono andate a togliersi il “vestito modello pacco regalo con fiocco” e sono rientrate tutte vestite in abito nero e vagamente eleganti, molto belline e scenografiche anche loro.  Il cibo al buffet era un po’ più buono del solito. E qua finiscono le note positive di questa festa.  Questo per dare l’idea di quale fosse la situazione nella giornata del quarto anniversario dell’Andiamo.

Per quanto riguarda me e la ciurma invece dopo i primi approcci respinti (s’era appena arrivati), sono stato un po’ a ciarlare al bar con la Lidia, e visto che mi pareva abbastanza tranquilla e che m’ha promesso anche un bel massaggino mi son diretto verso il cinema con lei poiché le stanze, come detto, erano tutte piene piene. Ci siamo accomodati in uno degli sgabuzzini a lato saletta e mi ha fatto veramente rilassare massaggiandomi tutto col suo corpo, poi dopo una bella pompa m’è salita sopra per un po’ ma siccome m’era garbata la succhiatura l’ho fatta scendere e l’ho lasciata finire l’opera con la sua boccuccia e le manine sante e poi ha iniziato a ridere come una matta perché in effetti ero carico come un liquidator e i fiotti che ne son usciti sono andati a imbrattare nell’ordine: la parete, il lettino, me, lei di striscio e un po’ tutto quel che c’era nei dintorni , vabbè, succede . Comunque, senza infamia senza lode, lei molto trombabile, brava, simpatica e tranquilla. Ottima per il primo giro. Dopodiché saldo il conto, doccia, una bella pausa relax, un giro al bar, e quando ho trovato un posto libero per svaccarmi mi sono accasciato su un divano ( intano i miei compari erano saliti anche loro, rispettivamente con Amanda e Rita, una moretta che non avevo mai visto. Me ne sto li in pace fino al loro ritorno, ci scambiamo i commenti a caldo e mi segno mentalmente Amanda per dopo. Intanto un gran via vai e molta confusione, tutto il giorno. Dopo questa pausa, erano quasi le 20:00 e sono iniziati i festeggiamenti veri e propri che ho descritto prima, quindi dopo aver visto la ballerina asserpentata ci dirigiamo al buffet, una bella mangiata abbondante perché era tutto abbastanza buono, poi caffè e due chiacchiere tra amici. Sono le 22:00 e mi rimetto in caccia. Scruto l’orizzonte dal bar, ma col casino che c’è in sala anche la visuale è limitata, decido quindi di allontanarmi dagli altri per fare un giro e dall’altra parte del locale ecco che vedo Amanda da sola in piedi vicino al bar. Era venuta a presentarsi all’inizio e mi era sembrata niente male, ma ora con quel vestitino nero noto che è proprio una bambolina, molto molto carina devo dire, e poi il commento del mio amico è stato buono, quindi mi fermo un po‘ a parlarci, ma visto che la musica è letteralmente assordante e lei mi ispira cose belle la invito direttamente a salire di sopra. Pensavo di dover attendere per la stanza, invece se ne era appena liberata una ed entriamo. Amanda non è propriamente una tigre, anzi, è molto dolce e pacata nei modi. Si toglie il vestitino e scopre di nuovo il suo bel corpo, due belle tette naturali grandi e morbide su quella figura relativamente esile, e quel culetto, un po‘ piccolo forse, ma quasi perfetto e senza dubbio proporzionato al resto. Lei è fresca come una rosa, mi doccio al volo mentre si accomoda sul letto e mi aspetta in tutto il suo delicato splendore, poi visto che sono attratto dalle sue tette chiedo se si può farne buon uso, lei dice di si ma dice anche 30 in più, ed io di fronte a cotanta beltà non posso che accettare, al che mi metto seduto sulla testata del letto e lei si appropinqua in posizione. Bella spagnolina, e lei molto bellina da guardare mentre si da da fare con quel seno stretto tra le sue mani e il regale augello in mezzo a quel ben di dio, tutto molto buono, mi piace. Va avanti così finche‘ non le dico che ho voglia di trombare, quindi dopo la vestizione del soldatino calvo (dove si nota la mancanza di esperienza dovuta alla giovane età, perché m’ha fatto quasi male quando me l’ha incappucciato) la faccio gentilmente appecorare, ma ahimé, dopo un paio di minuti preso dalla foga le assesto forse un paio di colpi troppo ignoranti e dopo il suo “AHII!”, le chiedo se preferisce venir sopra tipo amazzone, “OK”, allora mi stendo e lei si auto-impala, tutto molto piacevole direi, e poi è davvero bellina e molto molto GFE. Raramente una pay m’ha suscitato certe sensazioni, diciamo era piacevole averla addosso, all’inizio infatti l’ho lasciata guidare, godendomi la vista del suo bel viso mentre si muoveva su di me, poi l’ho abbracciata forte e intanto che quelle tettone premevano sul mio petto l’ho pistonata senza ritegno, e se prima stava facendo dei versi palesemente scenografici, adesso la sentivo solo ansimare quasi in silenzio, ne deduco che forse non le stava dispiacendo, o magari non riusciva a respirare, chissà… Dopo un po’ però mi stanco(mi sa che ho mangiato troppo) e la lascio riprendere in mano le redini della cavalcata, quindi con un sorrisetto malizioso stampato in faccia riparte con un movimento lento lento mentre mi struscia anche quei suoi seni sulla pelle. Onestamente sarei rimasto tutta la notte in quella situazione, tutto molto bello, ma mi sarebbe costato uno sproposito e ormai la scadenza dell’ora era vicina (si , sono rimasto un’ora, mi garbava troppo, me la volevo godere con relativa calma) e le dico se mi finisce di bocca visto che prima ero andato diretto alle tette senza saggiare le sue doti orali, lei pero’ mi dice che non lo fa scoperto e mi chiede se va bene lo stesso, io per non sciupare l’atmosfera mi limito a dire “Fai te”. Quindi inizia un opera di bocca che, pur con quel lattice di mezzo è deliziosa, goduriosa e delicata, in tono con la sua attitudine. Si da da fare per qualche minuto senza sosta aiutandosi un po’ con la mano, ma ha le mani piccoline e il tocco delicato, non mi dispiace affatto, tant’è che giunto quasi alla fine le chiedo di scappucciare e finirmi con la mano. Detto fatto, lo libera, lo prende in mano, e in un minuto vengo ululando mentre lei con l’altra mano si sta toccando le tette e mi fissa con un perfetto sguardo da maialina. L’ora è andata, ci facciamo una doccia insieme e me l’abbraccio un nuovamente, tutta nuda e bagnata, due bacetti qua e là e poi si scende giù lasciando la stanza ai prossimi (c’erano almeno 5 o 6 coppiette ad aspettare fuori). Scendo le scale tenendola per mano e vado a saldare il conto di 170 Euro, un po’ salato per un’ora di sesso, ma ho la consapevolezza di essere stato veramente bene, quindi ben venga e fanculo la crisi. Saluto Amanda, dicendole scherzosamente che se dopo non viene a salutarmi mi offendo, bacetti e via ognuno per la sua strada (poi è tornata a salutarmi un paio di volte mentre era libera tra un cliente e l’altro). Passa ancora un po’ di tempo, tra un passaggio in bagno (l’ho detto che forse ho mangiato troppo) e una doccia rinfrescante perché fa veramente caldo li dentro, poi vorrei come al solito rilassarmi da qualche parte… IMPOSSIBILE! La fottuta musica è troppo alta, fastidiosa, inutile. Tanto che mi sale anche un po’ di mal di testa. Cerco di allontanarmi dal casino sui lettini vicino alle saune, ma anche li non va molto meglio, poi ecco che ritrovo i miei due amici che sono stati in compagnia di un paio di ragazze, uno con Tanja e l’altro con una biondina magrolina che un delfino tatuato sulla spalla, ma sinceramente non ricordo come si chiama e non ci ho parlato personalmente, comunque lui se l’è tenuta in camera un’ora e ne ha parlato bene, mentre l’altro con Tanja ha fatto solo l’esame orale ma dice che sia piuttosto brava in quell’arte, buono a sapersi.  Tra una bischerata e l’altra e la libido che stava scendendo a zero per via della musica snervantemente alta, dopo aver cercato invano la bionda Emma che ad ogni sua breve apparizione in sala scompariva più rapidamente di un ninja, sono prossimo alla resa, e avendo visto un divanetto libero in zona palo da lap dance, mi dirigo lì con passo stanco, e a metà strada chi ti trovo avvolta nel suo bel vestitino nero? Si proprio lei , la bionda Emma che per tutta la sera è stata impegnatissima e invece in quel momento stava vagando solitaria tra la folla, al che senza dirle niente l’ho praticamente trombata con gli occhi mentre mi passava di fianco, se n’è accorta, m’ha placcato lei al volo e visto che la musica non permetteva quasi di parlare le chiedo, o meglio urlo nel suo orecchio se per caso è libera, dice di si, le faccio l’occhiolino ammiccando con la testa in direzione delle scale e ovviamente capisce al volo e mi prende per mano, ma appena vista la coda al piano di sopra mi dice se voglio andare a farlo al cinema, “Anche qui per terra!” rispondo urlando, ma la musica è esageratamente alta e non capisce, quindi mi limito a dire di si con la testa, e mi trascina la tenendomi per mano mentre balla tra la folla (e son due volte al cinema oggi, mi farò una cultura sui film porno). Il kino è stranamente vuoto, non c’è letteralmente nessuno in quel momento, mi propone di farlo li in mezzo ma preferisco nuovamente usufruire dello sgabuzzino e ci appartiamo lì. Che dire di Emma, lei è una forza della natura, a me piace molto sia il suo volto che il fisico molto skinny, diciamo che mi ispira sesso, sesso, sesso. In un attimo si toglie il vestitino, mi invita a sdraiarmi, mi salta addosso e mi infila la lingua in bocca senza esitazione, bella bocca, belle labbra, mi piace, e chi se ne frega se “per osmosi” ho fatto una pompa a tutti i presenti nel locale, mi piace, Punto. Scende giù giù e lo prende in bocca, è aggressiva nei modi, ma delicata con la bocca, mi manda in estasi in pochissimo tempo, ci sa veramente fare, al contrario di Amanda lei ha esperienza da vendere nonostante abbia pochi anni in più della collega, e rischierei quasi di capitolare, ma per mia fortuna sono duro a morire, specialmente al terzo giro di giostra della giornata, quindi me la godo ancora un pò, fino a che mi chiede lei di scopare, “Ovvio che si!, salta su!” , lo veste al volo e si impala restando “non seduta” su di me, con solo i piedi appoggiati mentre cavalca come una dannata, poi la prendo per le mani e l’aiuto a sostenersi, allora si che aumenta il ritmo ancora di più. Veramente brava, ma non mi accontento, voglio la pecora. La disarciono come un cavallo imbizzarrito e si cambia posizione, e con quel bel culetto magrolino è un piacere vederla anche da quell’angolazione con la testa appoggiata nell’angolo tra il lettino e il muro che incassa qualsivoglia colpo le assesti da dietro. Ma non sono ancora contento, la voglio vedere in faccia mentre la scopo mi piace il suo viso, la faccio stendere sulla schiena, la prendo per le caviglie e la invito a tirare su le gambe, cosa che con mia piacevole sorpresa fa fin troppo bene, tant’è che si ripiega letteralmente, lasciando quella bella topina libera da ogni ostacolo, mi posiziono più o meno in ginocchio davanti a lei, ed entro in tutta tranquillità afferrandola poi per le braccia mentre mi godo questa scena da film porno con lei che mi incita a scoparla più forte ed io che mi sento rinato dal mezzo mal di testa che mi stava assalendo poco prima. Poi a un certo punto noto che sta guardando qualcosa dietro di me, giro la testa mentre continuo a stantuffarla e vedo che un paio di avventori si stavano godendo lo spettacolo, quindi sorrido e se ne vanno, mi giro verso di lei e ridendo me la godo ancora un po’, poi esco, mi sdraio, e stremato le chiedo nuovamente la boccuccia. Lei mi si avventa sul cazzo con una voracità assurda e tra bocca e mano e mano e lingua inizio a schizzare come una fontana mentre mi succhia le palle. M’ha fatto versare fino all’ultima goccia del sacro nettare, sono letteralmente entrato in paradiso ed esploso, fiottando nuovamente in ogni dove, tanto che pure lei ha avuto un’esclamazione quasi stupita ma soprattutto divertita nel vedermi spruzzare allegramente in quel modo, e giù risate. Brava Emma, Grazie Emma!  Una rapida ripulita con il rotolone di carta in dotazione, e riprendo i sensi dopo aver nuovamente assaggiato le sue belle labbra, poi via a riscuotere (lei), e pagare (io).  Ma visto che non avevo la cifra precisa e che di fatto Emma è entrata di diritto nella mia top 5 le ho lasciato di buon grado un diecino in più.  Baci baci e così com’era apparsa è sparita in un attimo. Ciao Emma, alla prossima!  Altro giro di doccia, uno dei compari sta letteralmente dormendo sui lettini, l’altro è introvabile, mi faccio la mia seconda birretta seduto al bar e vedo le Andiamine che ballano scatenate dappertutto, infatti a un certo punto una (che non conosco, ma bellina, esile e con un culino molto invitante, mi bussa alla spalla e mi chiede se l’aiuto a salire sul bancone del bar. “Ma ceeerto…” , si arrampica sullo sgabello e la spingo delicatamente su (non pesa niente ), poi si mette a ballare lì sopra davanti a me insieme ad altre due. Quindi non mi resta che godermi lo spettacolo sorseggiando la mia birra finchè non decide di scendere nuovamente accovacciandosi sul bancone per farsi prendere di peso da me e rimetterla con i piedi per terra, letteralmente però.  Si congeda con un bacio e scappa non so dove, probabilmente è salita su in camera con qualcuno, credo. Ma per me la serata è ormai finita, a causa soprattutto di quella musica indecentemente assordante che mi disturba e mi fa perdere la voglia, cerco quindi l’amico mancante che era salito su con la rossa (grandi tette rifatte dure come il marmo e occhialetti da segretaria porno), poi dopo aver bevuto l’ultimo caffè e aver svegliato l’altro che era ormai mummificato sul lettone, considerato che era quasi ora di chiusura ci siamo avviati con calma in spogliatoio per uscire. Fuori solo il ghiaccio e il freddo gelo invernale che a notte fonda avvolge la cittadina deserta mentre torniamo verso l’albergo in centro.

 Buon Compleanno Andiamo, alla prossima!

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